Pon “Ricerca e innovazione 2014-2020”: pubblicato il secondo avviso relativo ai “Dottorati Innovativi con caratterizzazione industriale”
Risorse pari a 42 milioni di euro. Istanze del 3 al 24 luglio 2017
Il Direttore Generale per il coordinamento, la promozione e la valorizzazione della ricerca, ha emanato un ulteriore avviso nell’ambito del Programma operativo nazionale “Ricerca e Innovazione” (PON RI) 2014-2020, erede di uno dei Programmi operativi più controversi e problematici, del periodo di programmazione 2007-2013: il PON Ricerca e Competitività.
Si tratta del Decreto Direttoriale 1377 del 5 giugno 2017 (e relativo disciplinare) e riguarda nuovamente i "Dottorati Innovativi con caratterizzazione industriale".
L’avviso rientra nell’ambito dell’Asse I “Investimenti in capitale umano” del PON che prevede due tipologie di azioni
Azione I.1 - Dottorati Innovativi con caratterizzazione industriale
Azione I.2 Mobilità dei ricercatori.
Il PON RI 2014-2020 afferma che l’Azione I.1 “intende promuovere una nuova visione del dottorato di ricerca.” In particolare “le iniziative di formazione dottorale che si intendono promuovere sono caratterizzate da due elementi:
- forte interesse industriale.;
- coinvolgimento diretto delle aziende.”
I contenuti del DD 1377/2017
Oggetto
Oggetto del DD 1377/2017 è il finanziamento di borse di dottorato di ricerca di durata triennale, per la frequenza, a partire dall'Anno Accademico (A.A.) 2017/2018, di percorsi di dottorato nell'ambito dei quali è fatto obbligo al dottorando di svolgere
- un periodo di studio e ricerca presso imprese che svolgano attività industriali dirette alla produzione di beni o di servizi (con ciò escludendo, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, le ONLUS, le Fondazioni, le Associazioni, gli Enti morali, gli Enti pubblici non economici e le Imprese sociali)
- un periodo di studio e ricerca all'estero per qualificare "in senso industriale" le proprie esperienze formative e di ricerca.
Le domande di finanziamento si riferiscono a borse di studio aggiuntive rispetto a quelle già finanziate dalle Università con altre modalità per l'A.A. 2017/2018 - Ciclo XXXIII.
Soggetti proponenti
Possono presentare domanda di finanziamento esclusivamente le Università, statali e non statali, riconosciute dal MIUR con sede amministrativa ed operativa in una delle seguenti Regioni: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia (Regioni in ritardo di sviluppo), Abruzzo, Molise e Sardegna (Regioni in transizione).
Risorse
Per questo avviso sono stanziati 42 milioni di euro di cui euro 37.025.935 (euro 27.769.451 a valere sul Fondo Sociale Europeo ed euro 9.256.484 a valere sul Fondo di rotazione nazionale) riservati alle aree in ritardo di sviluppo, ed euro 4.974.065 (euro 2.487.033 a valere sul Fondo Sociale Europeo ed euro 2.487.033 a valere sul Fondo di rotazione nazionale) riservati alle regioni in transizione. Le risorse per l’intero periodo di programmazione dedicate ai dottorati industriali sono pari a 114 milioni di euro di cui circa 12 milioni utilizzati per l’avviso relativo ai dottorati avviati nel 2016/17.
Destinatari delle borse di dottorato
I destinatari delle borse di dottorato sono i laureati utilmente classificati nella graduatoria di ammissione ai corsi di dottorato di ricerca per l'Anno Accademico 2017/2018, ciclo XXXIII.
Gli aspiranti devono
a) dichiarare formalmente la propria disponibilità ad effettuare:
i.) periodi di ricerca (minimo 6 mesi, massimo 18 mesi) in imprese
ii.) periodi di studio e ricerca all'estero per il periodo previsto dal percorso di dottorato di ricerca (minimo 6 mesi, massimo 18 mesi) secondo quanto previsto dall'Università nella proposta progettuale presentata a valere sul presente decreto;
b) essere consapevoli che la mancata effettuazione di uno o di entrami i periodi sopra descritti, se al disotto della tempistica minima richiesta comporta la revoca dell'intera borsa di studio;
c) dichiarare formalmente di non beneficiare al momento di altre borse a qualsiasi titolo conferite durante il periodo di godimento della borsa di dottorato, e di impegnarsi a non usufruire di altre borse di studio a qualsiasi titolo conferite, fatta eccezione per quelle ammissibili ai sensi della normativa nazionale vigente;
d) dichiarare di essere consapevoli che la modifica degli obiettivi di progetto e dei risultati attesi (ove non sia stata preventivamente autorizzata dal MIUR) comporterà la revoca della borsa di studio e la restituzione totale degli importi eventualmente già versati;
e) dichiarare di essere consapevoli che l’eventuale giudizio negativo del Collegio dei docenti e la conseguente non ammissione all’anno successivo del percorso dottorale comporterà la revoca delle somme già erogate per l’anno in corso, e che il mancato conseguimento del titolo comporterà la revoca delle somme già erogate per l’ultimo anno di corso.
Ammissibilità delle domande di finanziamento
Premesso che l’avviso finanzia borse di dottorato aggiuntive, nell'ambito di corsi di dottorato accreditati ai sensi del Decreto Ministeriale n. 45 dell'8 febbraio 2013 (ricordiamo che le nuove linee guida per l'accreditamento dei Dottorati sono state trasmesse con nota 11677 del 14 aprile 2017), ai fini dell’ammissibilità delle richieste di finanziamento, i percorsi devono avere le seguenti caratteristiche:
- riguardare aree disciplinari e tematiche coerenti con le traiettorie di sviluppo individuate dalla Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente (SNSI) 2014-2020 approvata dalla Commissione Europea il 12 aprile 2016
- avere una durata complessivamente pari a 3 anni
- prevedere l'attuazione dell'intero percorso di dottorato, formazione, ricerca e valutazione, presso le sedi amministrativa ed operative dell'Università beneficiaria, fatti salvi i periodi di studio e ricerca presso l'impresa e all'estero, programmati coerentemente con le attività di formazione e ricerca previste presso le sedi del soggetto proponente;
- prevedere periodi di studio e ricerca in impresa da un minimo di sei (6) mesi a un massimo di diciotto (18) mesi;
- prevedere periodi di studio e ricerca all'estero da un minimo di sei (6) mesi a un massimo di diciotto (18) mesi;
- assicurare che il dottorando possa usufruire di qualificate e specifiche strutture operative e scientifiche per le attività di studio e ricerca
- favorire la valorizzazione dei risultati della ricerca e garantire la tutela della proprietà intellettuale;
- prevedere il coinvolgimento delle imprese nella definizione del percorso formativo
- garantire il rispetto dei principi orizzontali (sostenibilità ambientale; sviluppo sostenibile; pari opportunità e non discriminazione; accessibilità per le persone disabili).
Modalità di presentazione della domanda e scadenze
Le università interessate devono compilare il formulario predisposto dal MIUR e dal CINECA, disponibile sul sito MIUR all’indirizzo https://dottorati.miur.it, a partire dal 3 luglio 2017.
Le domande devono pervenire entro e non oltre le ore 12.00 del 24 luglio 2017.
L’'Università deve indicare, per ciascun corso di dottorato, le borse di dottorato di ricerca aggiuntive, nel numero massimo di cinque.
Eventuali richieste di chiarimento in merito ai contenuti del decreto devono essere inoltrate, a partire dal 26 giugno e fino al 17 luglio 2017, all’indirizzo https://dottorati.miur.it; le risposte alle richieste più frequenti saranno fornite sul sito a cadenza settimanale attraverso FAQ (frequently asked questions).
A partire dal 3 luglio 2017 sarà attivo un servizio di assistenza tecnica informatica (help desk) al numero 051 6171691 e all’indirizzo email: dottorati@cineca.it.
Formulazione delle proposte
Per ciascuna borsa di dottorato aggiuntiva l'Università proponente deve indicare
- la ricerca proposta
- l’attività da svolgere presso l’impresa che può avere sede sull’intero territorio nazionale
- l’attività all’estero
- l’attività formativa presso l’università
- il contributo al perseguimento dei principi orizzontali
Valutazione delle proposte
È prevista preliminarmente una verifica di ammissibilità da parte del MIUR - Dipartimento per la Formazione Superiore e per la Ricerca - Direzione Generale per il Coordinamento, la Promozione e la Valorizzazione della ricerca - Ufficio III "Incentivazione della ricerca pubblica e valorizzazione dei ricercatori nell'ambito dello Spazio europeo della ricerca".
Le proposte ammissibili sono trasmesse all’ANVUR per la valutazione di merito, sulla base dei seguenti criteri
Criteri di valutazione |
Indicatore |
Punteggio massimo |
A. RICERCA PROPOSTA |
A.1. Tema della ricerca e sua coerenza con la Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente – Metodologie e contenuti |
Max 20 punti |
A.2. Grado di innovazione e fattibilità tecnica della ricerca proposta per la competitività del settore di intervento |
Max 15 punti |
|
A.3. Sinergie rispetto all’eventuale successivo impiego dei Dottori di ricerca |
Max 5 punti |
|
B. ATTIVITÀ PRESSO L’IMPRESA |
Attività di ricerca da svolgere presso l’impresa. Modalità di supervisione tutoriale dei dottorandi. Impiego dei risultati e delle ricadute dell’attività di ricerca per l’accrescimento delle abilità del dottorando con riferimento al settore di intervento. |
Max 20 punti |
C. ATTIVITÀ ALL’ESTERO |
Attività di ricerca da svolgere all’estero. Modalità di supervisione tutoriale dei dottorandi. Impiego dei risultati e delle ricadute dell’attività di ricerca per l’accrescimento delle abilità del dottorando con riferimento al settore di intervento. |
Max 20 punti |
D. ATTIVITÀ FORMATIVA PRESSO L’UNIVERSITA’ |
Modalità di svolgimento e contenuti delle attività integrative di formazione destinate al dottorando. Elementi di co-progettazione o intervento diretto da parte dell’impresa. Grado di rispondenza della proposta rispetto alla domanda di alta formazione per garantire le adeguate competenze richieste dal tessuto produttivo. |
Max 15 punti |
E. CONTRIBUTO AL PERSEGUIMENTO DEI PRINCIPI ORIZZONTALI |
Iniziative per assicurare il perseguimento dei principi orizzontali sia in fase di accesso che di attuazione dei percorsi di dottorato |
Max 5 punti |
Max 100 punti |
TOTALE |
100 |
Sono finanziate esclusivamente le proposte progettuali il cui punteggio di valutazione ottenuto non sia inferiore a 65/100.
A conclusione delle fasi di verifica di ammissibilità e di valutazione, il Ministero predispone la graduatoria composta dagli elenchi di seguito indicati
- ammessi a finanziamento
- ammessi ma non finanziati per incapienza della dotazione finanziaria
- esclusi dal finanziamento per punteggio insufficiente
- non ammessi a valutazione.
Gli esiti della valutazione sono assunti dal MIUR con apposito Decreto di approvazione delle graduatorie e di ammissione a finanziamento, pubblicato (previa registrazione da parte degli organi di controllo) sul sito internet del MIUR, sul sito dedicato al Programma e nella GURI.
Gestione finanziaria
Per tutte le operazioni connesse all’attuazione dell’avviso si applicano le tabelle standard di costi unitari e importi forfettari.
Pertanto sono ammissibili al finanziamento esclusivamente i costi standard individuati dalla Commissione Europea con il Regolamento delegato (UE) 2017/90 del 31 ottobre 2016.
L’importo mensile della borsa destinata al dottorando (inclusivo della quota complessiva INPS) è pari a 1.384,46 euro mentre, per ogni mese trascorso all’estero, l’importo (sempre al lordo della quota complessiva INPS) è pari a 2.076,68 euro.
Al soggetto proponente sono riconosciuti il 40% per “i restanti costi ammissibili” (oneri amministrativi e costi indiretti), determinando così un contributo mensile complessivo pari a 1.938,24 euro per ogni mese trascorso dal dottorando sul territorio nazionale, e 2.907,36 euro per ogni mese trascorso all’estero.
Il 40% dei costi ammissibili include anche la quota del 10% dell’importo della borsa percepita dal dottorando e a questo destinata, secondo la normativa vigente, a partire dal secondo anno per sostenere l’attività di ricerca in Italia e all’estero (es. spese legate a materiali o documentazione attinenti all’attività di ricerca svolta).
Il termine di presentazione della rendicontazione finale è inderogabilmente fissato al 15 giugno 2021.
È prevista la revoca totale del finanziamento, con conseguente restituzione degli importi eventualmente già versati nei seguenti casi:
- mancato avvio del percorso dottorale entro i termini stabiliti;
- interruzione dei corsi per cause imputabili all’Università stessa;
- mancato rispetto degli obblighi in capo all’Università di cui all’Avviso e al Disciplinare di attuazione;
- realizzazione del percorso di dottorato in maniera difforme rispetto al progetto ammesso al finanziamento, ove non sia stata preventivamente richiesta e successivamente concessa la necessaria autorizzazione da parte del MIUR;
- mancato svolgimento del periodo minimo di studio e ricerca in impresa e all’estero;
- mancato rispetto delle norme in materia di informazione e comunicazione del Regolamento (UE) n. 1303/2013, allegato XII, sezione 2.2 “Responsabilità dei beneficiari”.
Nel caso in cui l’Università beneficiaria del finanziamento non provveda, nel termine di 90 giorni dalla richiesta, alla restituzione delle somme revocate, il MIUR può procedere al recupero mediante compensazione di somme destinate all’Università anche su altri capitoli di spesa del bilancio MIUR.
Proprietà dei prodotti
Tutti i prodotti e gli strumenti realizzati, così come i dati e i risultati, sono di proprietà degli autori, tuttavia l'Amministrazione può esercitare il diritto di utilizzare prodotti, strumenti, dati e risultati citati per i fini legati alle attività di comunicazione e disseminazione degli interventi realizzati nell'ambito del PON RI 2014-2020.
Foro competente
Per tutte le controversie che dovessero eventualmente insorgere e/o derivare dall’attuazione e/o interpretazione dell’Avviso sarà esclusivamente competente il Foro di Roma.