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Comitato di Sorveglianza del PON “Per la Scuola”: esiti riunione 8 maggio 2018

Grave ritardo negli interventi. La CGIL chiede un deciso cambio di rotta. La legge 107/15 sta pesantemente condizionando l’attuazione delle azioni.

18/06/2018
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Lo scorso 8 maggio 2018 si è svolta la consueta riunione del Comitato di Sorveglianza del PON FSE-FESR “Per la Scuola - competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020.

Si è trattato del primo Comitato di sorveglianza dopo l’avvicendamento alla guida dell’Autorità di Gestione che è stata affidata alla dott.ssa Alessandra Augusto.

Questi in sintesi gli esiti più rilevanti dell’incontro:

Relazione di attuazione

È stata approvata la Relazione di attuazione 2017 (RAA 2017) relativa al PON 2014-2020.

Al 31 dicembre 2017 sono stati assunti impegni per € 1.227.260.417,77 pari  al 41,4% del totale complessivamente stanziato, di cui € 919.372.823,68 a valere sul FSE e € 307.887.594,09 a valere sul FESR.

In relazione all’Asse I

  • sono stati pubblicati dieci avvisi che hanno riguardato i seguenti temi: Alternanza scuola-lavoro, Competenze di cittadinanza globale, Orientamento, Educazione all'imprenditorialità, Cittadinanza e creatività digitale, Formazione per adulti, Competenze di base, Patrimonio culturale, artistico e paesaggistico, Integrazione e accoglienza e Cittadinanza europea,
  • è stata sottoscritta una convenzione con l’INDIRE finalizzata alla realizzazione dei seguenti progetti nazionali: Piccole scuole; Processi di innovazione organizzativa e metodologica - Avanguardie educative; Coding e robotica; Rendere visibile l'innovazione; Modelli innovativi di alternanza scuola lavoro; Didattica laboratoriale multidisciplinare.

In relazione all’ASSE II sono stati emanati i seguenti Avvisi

  • Avviso rivolto ai Laboratori dei Licei musicali, coreutici e sportivi, finalizzato a potenziare i laboratori e gli strumenti per i licei musicali e coreutici e gli impianti e le relative attrezzature presenti nei licei scientifici con sezioni ad indirizzo sportivo.
  • Avviso per la presentazione di proposte progettuali per la realizzazione di interventi di messa in sicurezza e riqualificazione degli edifici pubblici adibiti ad uso scolastico
  • Avviso per la realizzazione di Laboratori per lo sviluppo delle competenze di base e laboratori professionalizzanti in chiave digitale.

In relazione all’Asse III sono proseguiti i seguenti progetti dell’INVALSI

  • "Misurazione diacronico-longitudinale dei livelli di apprendimento degli studenti", finalizzato a garantire lo studio diacronico e l’analisi dei dati degli apprendimenti degli studenti, la costruzione di prove di ancoraggio per la scuola primaria e per la scuola secondaria di primo e di secondo grado, nonché la sperimentazione di procedure e tecniche per l’informatizzazione delle prove
  • "Valu.E - Valutazione/Autovalutazione esperta", diretto a garantire il monitoraggio e la valutazione della qualità del Sistema nazionale di valutazione attraverso il controllo e la verifica in itinere del processo di autovalutazione/valutazione esterna, un’analisi degli impatti della valutazione sul miglioramento complessivo della scuola, nonché uno studio sulla competenza professionale per la valutazione nelle scuole, ai fini dell’individuazione delle competenze dei valutatori e la definizione di modelli formativi efficaci
  • “ProDis – Strumenti e metodi per la promozione della professionalità del dirigente scolastico” finalizzato alla costruzione di strumenti e metodi di miglioramento e sviluppo della professionalità dei dirigenti scolastici.

Sono inoltre proseguiti i seguenti progetti:

  • “P.E.G. - Piattaforma e-Governance” che ha come obiettivo la realizzazione di una piattaforma di e- governance a supporto delle strategie di innovazione e riqualificazione del sistema dell’istruzione.
  • “GIES - Gestione Interventi Edilizia Scolastica” per la gestione e la raccolta della documentazione anche finanziaria degli interventi di ristrutturazione o di nuova edificazione delle scuole previsti dal Programma Nazionale Triennale di Edilizia Scolastica (2015-2017).

Riguardo all’avanzamento finanziario e fisico la situazione è la seguente (aggiornamento al 26 aprile 2018).

ASSE I
Investire nelle competenze, nell’istruzione e nell’apprendimento permanente (FSE)

Importo programmato
(A)
Importo impegnato
(B)
Importo erogato
(C)
Importo certificato
(D)
Importo rendicontato UE (E) %
B/A
%
C/A
%
D/A
%
E/A
1.974.482.443,00 1.025.473.703,85 34.791.941,43 14.164.731,11 4.335.063,11 51,9 1,8 0,7 0,2

Progetti autorizzati 21.184

ASSE II 
Infrastrutture per l’istruzione (FESR)

Importo programmato
(A)
Importo impegnato
(B)
Importo erogato
(C)
Importo certificato
(D)
Importo rendicontato UE (E) %
B/A
%
C/A
%
D/A
%
E/A
860.862.816,00 309.087.446,01 231.320.649,81 214.024.842,10 75.588.312,44 35,9 26,9 24,9 8,8

Progetti autorizzati 12.556

ASSE III 
Capacità istituzionale e amministrativa (FSE)

Importo programmato
(A)
Importo impegnato
(B)
Importo erogato
(C)
Importo certificato
(D)
Importo rendicontato UE (E) %
B/A
%
C/A
%
D/A
%
E/A
70.726.000,00 25.882.847,62 6.523.653,85 11.550.266,34 10.716.486,66 36,6 9,2 16,3 15,2

Progetti autorizzati 9

ASSE IV 
Assistenza tecnica (FSE)

Importo programmato
(A)
Importo impegnato
(B)
Importo erogato
(C)
Importo certificato
(D)
Importo rendicontato UE (E) %
B/A
%
C/A
%
D/A
%
E/A
113.228.000,00 75.001.796,34 17.604.965,22 20.474.675,74 20.440.941,40 66,2 15,5 18,1 18,1

Progetti autorizzati 72

TOTALE PON

Importo programmato
(A)
Importo impegnato
(B)
Importo erogato
(C)
Importo certificato
(D)
Importo rendicontato UE (E) %
B/A
%
C/A
%
D/A
%
E/A
3.019.299.259,00 1.435.445.793,82 290.241.210,31 260.214.515,29 111.080.803,61 47,5 9,6 8,6 3,7

Progetti autorizzati 33.821

Da segnalare che per evitare la perdita definitiva di cospicue risorse è necessario rendicontare all’Unione Europea entro il 31 dicembre 2018, € 344.346.886,00. Pertanto la cifra mancante è pari a € 233.266.082,39.

Nel corso del 2017 è avvenuta una riprogrammazione del PON:

  • 60 milioni di Euro sono stati riallocati dall’Asse I “Istruzione” all’Asse III “Capacità istituzionale e amministrativa”
  • sono stati ridotti i valori target al 2018 degli indicatori, sia finanziari che fisici, per entrambi i suddetti Assi mentre per il 2023, è stata prevista una riduzione per l’Asse I e un incremento dei target per l’Asse III, commisurati alla quota di finanziamento transitata da un Asse all’altro
  • è stata ridotta di 55,8 milioni di euro la dotazione finanziaria del PON Asse I (FSE) relativamente alla categoria di regioni più sviluppate. Tali risorse finanziarie unitamente a una quota di pari importo proveniente dal PON Sistemi di politiche attive per l'occupazione (PON SPAO) sono confluite in un Programma di Azione e Coesione Complementare (PAC). Conseguentemente la dotazione finanziaria complessiva del PON passa da € 3.019.300.000,01 a € 2.963.487.706,00.

A seguito di tali rimodulazioni, la nuova ripartizione della dotazione finanziaria per Assi è la seguente:

Priorità Dotazione finanziaria
Asse I - Investire nelle competenze, nell’istruzione e nell’apprendimento permanente (FSE) 1.858.670.249,00
Asse II - Infrastrutture per l’istruzione (FESR) 860.862.816,00
Asse III - Capacità istituzionale e amministrativa (FSE) 130.726.277,00
Asse IV - Assistenza tecnica 113.228.364,00
TOTALE COMPLESSIVO (FSE) 2.963.487.706,00

La nuova ripartizione del Fondo Sociale Europeo (FSE) e del Fondo Europeo di sviluppo Regionale (FESR) tra le varie categorie di Regioni è la seguente:

Area territoriale FSE FESR
Regioni meno sviluppate 1.509.469.120 602.030.880
Regioni in transizione 138.543.744 55.256.256
Regioni più sviluppate 454.612.026 203.575.680
TOTALE 2.102.624.890 860.862.816
TOTALE COMPLESSIVO 2.963.487.706,00

Regioni meno sviluppate: Calabria, Campania, Sicilia, Puglia e Basilicata;
Regioni in transizione: Abruzzo, Molise, Sardegna;
Regioni più sviluppate: Val d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio.

Modifica indicatori di risultato relativi alla sicurezza degli edifici scolastici

Nell’originaria formulazione del PON l’indicatore per la sicurezza degli edifici scolastici faceva riferimento unicamente alla “Quota di edifici in possesso del documento di valutazione dei rischi”. Tenuto conto che tale indicatore non appare pienamente significativo in termini di effettivo innalzamento dei livelli di sicurezza, in quanto non dà conto delle misure introdotte per superare le eventuali criticità, il CdS ha approvato l’introduzione dei seguenti indicatori con la relativa definizione operativa.

NUOVI INDICATORI DEFINIZIONE OPERATIVA
Percentuale di edifici progettati o successivamente adeguati secondo le norme antisismiche Quota di edifici progettati o successivamente adeguati secondo le norme antisismiche vigenti (si/no) sul totale degli edifici
Percentuale di edifici conformi alla normativa di prevenzione incendi
Percentuale di edifici con il livello massimo dello stato di conservazione degli impianti (impianto elettrico, idrico e igienico-sanitari) Quota di edifici con livello massimo dello stato di conservazione degli impianti:
  • impianto elettrico (tipologia da 1-6)
  • impianto idrico (tipologia da 1-6)
  • impianto igienico-sanitario (tipologia da 1-6)
  • prevenzione Incendi (in possesso del Certificato di Prevenzione Incendi) (SI/NO) sul totale degli edifici.
Attività di valutazione

È stata svolta un’informativa sulle attività di valutazione del PON 2014-2020. Oltre ai tre progetti affidati all’INVALSI, tuttora in corso, si è concluso il progetto promosso in collaborazione con la Regione Lombardia relativo all’Analisi di implementazione degli interventi di contrasto alla dispersione scolastica.

Sono in preparazione i seguenti progetti valutativi

  • Valutazione di impatto degli interventi di contrasto alla dispersione scolastica (a cura dell’INVALSI; da Novembre 2018 – Giugno 2020)
  • Monitoraggio e valutazione delle azioni sperimentali per l’innovazione finalizzata al contrasto della dispersione scolastica ( a cura dell’INDIRE; da Novembre 2018 a Dicembre 2019)
  • Valutazione complessiva e tematica del PON (a cura del valutatore indipendente; da Gennaio 2019 a Dicembre 2023).
Aree Interne

Il Dipartimento per le Politiche di Coesione ha presentato una informativa sugli interventi relativi alle cosiddette aree interne.
Come è noto si definiscono  interne quelle aree significativamente distanti dai centri di offerta di servizi essenziali (di istruzione, salute e mobilità). Vive in queste aree circa un quarto della popolazione italiana, in una porzione di territorio che supera il sessanta per cento di quello totale e che è organizzata in oltre quattromila Comuni.  Una parte rilevante delle Aree interne è stata graduali ma inesorabili processi di marginalizzazione: calo della popolazione, talora sotto la soglia critica; riduzione dell’occupazione e dell’utilizzo del territorio; offerta locale calante di servizi pubblici e privati; costi sociali per l’intera nazione, quali il dissesto idro-geologico e il degrado del patrimonio culturale e paesaggistico.
72 sono le Aree interne e di queste 23 hanno approvato la strategia d’area, mentre hanno sottoscritto l’Accordo di Programma Quadro (APQ) e quindi sono in fase di attuazione degli interventi.
Nelle 23 aree che hanno approvato la strategia, il finanziamento statale complessivo ammonta a circa 86 milioni di euro, il finanziamento delle regioni (POR FESR e FSE, FEASR e FEAMP) a 286 milioni di euro, e gli ulteriori fondi pubblici e privati a 116 milioni di euro.
Le azioni sulla scuola proposte dai territori, rispetto a tutti i settori della strategia, incidono per il 14% (circa 60 milioni di euro) sul totale delle risorse, e per il 31% (circa 28 milioni) sul totale delle risorse della legge di stabilità, che finanzia principalmente servizi (salute, mobilità e scuola).
Ulteriori risorse a disposizione delle aree interne sono quelle del “Programma scuole innovative nelle aree interne” rifinanziato dalla legge di Bilancio 2018 (art. 1 commi 677 e 678), che ha previsto che l'INAIL, nell’ambito dei suoi investimenti, destini 50 milioni di euro per il completamento del Programma stesso.

Accordi con Regioni e Province Autonome

Il PON per la scuola prevede la sottoscrizione di appositi accordi con le Province Autonome di Trento e Bolzano per l’avvio di specifiche procedure di finanziamento.
Gli accordi hanno lo scopo di

  • Evitare sovrapposizioni tra il PON Nazionale e il programmi operativi regionali
  • Favorire il coordinamento e la coerenza tra le azioni nazionali e regionali
  • Agevolare l’integrazione e le sinergie tra gli interventi, in un’ottica di complementarietà

Attualmente sono stati sottoscritti l’Accordo con Trento (16 febbraio 2017) con la Valle d’Aosta (16 gennaio 2018). L’Accordo con Bolzano è in via definizione.

Nella seguente tabella le principali linee di intervento dei vari Accordi:

LINEE DI INTERVENTO PROVINCE E REGIONI AUTONOME

TRENTO
  • formazione e sviluppo professionale per: docenti, dirigenti scolastici, figure di middle management, personale amministrativo
  • potenziamento dell’infrastrutturazione digitale della scuola dell’infanzia
  • miglioramento dell’edilizia scolastica e ammodernamento di ambienti e attrezzature.
VALLE D’AOSTA
  • contrasto della dispersione scolastica
  • sviluppo competenze funzionali all’inserimento lavorativo
  • rafforzamento dei processi di valutazione
  • sviluppo competenze della popolazione adulta
  • miglioramento delle competenze su tecnologie e approcci metodologici innovativi
  • potenziamento di strumenti e infrastrutture per la digitalizzazione.
BOLZANO
  • formazione per docenti, dirigenti scolastici, figure di middle management
  • sviluppo delle competenze digitali degli insegnanti
  • miglioramento delle capacità di auto-diagnosi, auto-valutazione e valutazione
  • potenziamento dell’infrastrutturazione digitale della scuola dell’infanzia
  • ammodernamento di ambienti e attrezzature.
Gli interventi della CGIL

Durante la riunione la CGIL ha ribadito come  l’emanazione nel 2017, ma la cosa è proseguita nel primo scorcio del 2018, di un numero rilevante di avvisi metteva in discussione uno dei pilastri della precedente programmazione 2007-2013 e che aveva dato buoni risultati: l’integrazione degli interventi tra risorse provenienti dal Fondo sociale (FSE) e quelle del Fondo per lo sviluppo regionale (FESR). Tale modalità consentiva di prevedere sia attività formative che interventi infrastrutturali concentrando le risorse su pochi ma ben finanziati avvisi.
Abbiamo sottolineato come la parcellizzazione degli interventi è stata chiaramente determinata dalla precisa volontà politica di utilizzare le risorse del PON come amplificatore di vari interventi previsti dalla legge 107/15.
Il risultato che ne viene fuori è assai eloquente: ritardi nella spesa molto pesanti a fronte di un PON che tradizionalmente ha sempre fornito eccellenti performance, continue richieste delle scuole di proroghe nell’avvio dei progetti se non di rinunce.
Si tratta di una situazione assai grave che potrebbe comportare per le regole dei Fondi Strutturali e di Investimento Europei (Fondi SIE), la definitiva perdita di cospicue risorse.
Per questo abbiamo chiesto un deciso cambio di direzione e la ripresa del percorso che prevede progetti integrati tra FSE e FESR, pochi avvisi, una forte azione di accompagnamento, un monitoraggio continuo sulle ricadute degli interventi sulle attività ordinarie e curriculari soprattutto in tema di riduzione della dispersione scolastica.
Riguardo alla strategia delle Aree Interne abbiamo sottolineato come alcuni degli interventi più rilevanti previsti con finanziamenti nazionali, ossia la permanenza dei docenti attraverso ad esempio il riuso di spazi abitativi di proprietà degli Enti Locali, da destinare in uso ai docenti, con canoni di affitto agevolati, o il mantenimento di plessi di ridotte dimensioni, di fatto sono rimasti lettera morta conseguentemente gli interventi di competenza del PON risultano poco incisivi.