PON “Per la scuola” e le 10 azioni per “una scuola inclusiva”: si rischia un clamoroso flop
La partecipazione delle scuole agli avvisi è al momento bassa.
Il 31 gennaio scorso il MIUR aveva pubblicato la nota 950/17 con il quale si lanciava un piano in 10 azioni per una scuola più aperta, inclusiva, innovativa con un investimento di oltre 800 milioni di euro proveniente dalle risorse del Programma Operativo Nazionale “Per la scuola – Competenze e ambienti per l’apprendimento”. In particolare le 10 azioni attraverso altrettanti avvisi intervenivano nei seguenti settori:
- Competenze di base (180 mln)
- Competenze di cittadinanza globale (120 mln)
- Cittadinanza europea (80 mln)
- Patrimonio culturale, artistico e paesaggistico (80 mln)
- Cittadinanza e creatività digitale (80 mln)
- Integrazione e accoglienza (50 mln)
- Educazione all’imprenditorialità (50 mln)
- Orientamento (40 mln)
- Alternanza Scuola-Lavoro (140 mln)
- Formazione per adulti (20 mln)
Fin da subito la FLC CGIL aveva segnalato come l’emanazione di un numero così rilevante di avvisi in un lasso di tempo molto breve avrebbe comportato un forte disorientamento delle scuole. A questo occorre aggiungere come il disallineamento tra presentazione delle candidature ed avvio delle attività (a partire dal prossimo anno scolastico) in assenza della certezza che il personale direttamente impegnato nei progetti sarebbe effettivamente rimasto in servizio nella medesima istituzione scolastica, rappresentava un ulteriore elemento di debolezza dell’intera operazione. Infine avevamo sottolineato come l’intera operazione metteva in discussione uno dei pilastri della precedente programmazione 2007-2013 e che aveva dato buoni risultati: l’integrazione degli interventi tra risorse provenienti dal Fondo sociale (FSE) e quelle del Fondo per lo sviluppo regionale (FESR). Tale modalità consentiva di prevedere sia attività formative che interventi infrastrutturali concentrando le risorse su pochi ma ben finanziati avvisi.
Da informazioni che provengono dalle scuole di molte parti del Paese appare chiaro come la partecipazione agli avvisi pubblicati fino ad oggi, sia debole. Il rischio di un clamoroso flop sembra concreto. Per questo chiediamo al MIUR di rendere noto la reale situazione di ciascun avviso e di aprire un tavolo d discussione permanente con le organizzazioni sindacali.