Istituti tecnologici superiori (ITS): pubblicato il decreto ministeriale sui criteri di ripartizione delle risorse nazionali 2022/2023
Le risorse pari a circa 48 milioni di euro saranno assegnate alle Regioni che le riverseranno agli ITS. Confermati i criteri degli anni precedenti. Non più del cinque per cento destinato alle misure nazionali di sistema.
Il Ministero dell’Istruzione ha reso noto il testo del decreto ministeriale 229 del 25 agosto 2022 concernente il riparto dei finanziamenti agli Istituti Tecnologici Superiori (ITS Academy) per l’anno formativo 2022/23.
Ricordiamo che il decreto è stato firmato dal Ministro in carica il 25 agosto, registrato dalla Corte dei Conti il 13 settembre e pubblicato sul sito istituzionale il 23 settembre 2022.
Il decreto tratta
- l’assegnazione delle risorse nazionali relative all’esercizio finanziario 2022 del “Fondo per l’istruzione tecnologica superiore”, istituito ai sensi dell’articolo 11, commi 1 e 3 della legge n. 99 del 2022
- dell’implementazione degli indirizzi di programmazione nazionale per la valorizzazione e il rafforzamento dei percorsi formativi degli Istituti Tecnologici Superiori, finalizzati al rilascio del Diploma di Tecnico Superiore
- del monitoraggio delle disposizioni finanziarie
Risorse disponibili
Per l’esercizio finanziario 2022 le risorse disponibile sono pari ad euro 48.355.436, sono assegnate ed erogate a valere sul “Fondo per l’istruzione tecnologica superiore”.
Criteri di riparto delle risorse nazionali
In base a quanto stabilito dalla Legge 99/22
- una quota non superiore al 5 per cento delle risorse complessivamente disponibili è destinata alla realizzazione delle misure nazionali di sistema, compreso il monitoraggio e la valutazione
- le rimanenti risorse sono ripartite direttamente tra le Regioni e assegnate da quest’ultime direttamente agli Istituti Tecnologici Superiori al fine di rendere stabile e tempestiva la realizzazione dei percorsi.
Sono confermati i criteri di riparto previsti dall’Accordo sancito in sede di Conferenza Unificata del 5 agosto 2014, come modificato dall’Accordo sancito in sede di Conferenza Unificata del 17 dicembre 2015.
In particolare
- il 70% delle risorse è ripartito a livello regionale con riferimento al numero degli studenti ammessi al secondo e al terzo anno e al numero degli studenti ammessi all’esame, nell’anno precedente, al netto del numero del valore soglia dei diplomati dei percorsi valutati che hanno avuto un risultato inferiore a 50 punti.
- il restante 30% è ripartito a titolo di premialità agli ITS in relazione ai corsi conclusi da almeno un anno, con riferimento anche ai risultati delle azioni di monitoraggio e valutazione, espletate con il sostegno e il coordinamento del Tavolo Tecnico nazionale paritetico appositamente costituito.
Resta fermo l'obbligo di cofinanziamento delle Regioni ai piani triennali di attività degli istituti tecnici superiori per almeno il 30 per cento dell'ammontare delle risorse statali assegnate a ciascuna di esse.
Implementazione degli indirizzi di programmazione nazionale
L’adozione da parte delle Regioni dei piani territoriali dell’offerta formativa degli Istituti Tecnologici Superiori ha come riferimento i seguenti indirizzi programmatici
- potenziare e ampliare la formazione professionalizzante di Tecnici superiori con elevate competenze tecnologiche e tecnico-professionali
- contribuire in modo sistematico a sostenere le misure per lo sviluppo economico e la competitività del sistema produttivo
- colmare progressivamente la mancata corrispondenza tra la domanda e l’offerta di lavoro
- aumentare la disponibilità di corsi erogati dagli Istituti Tecnologici Superiori
- rilanciare la filiera della formazione professionale per offrire ai giovani prospettive concrete di realizzazione lavorativa e umana
- promuovere l’occupazione, in particolare giovanile
- rafforzare le condizioni per lo sviluppo di un’economia ad alta intensità di conoscenza
- garantire la crescita economica, al fine di creare competenze tecniche accompagnate da capacità di giudizio e visione che permettano al singolo di affrontare anche fasi di rapido cambiamento
- promuovere la diffusione degli Istituti Tecnologici Superiori in tutto il territorio nazionale, anche attraverso azioni di orientamento rivolte agli studenti degli istituti di istruzione secondaria di primo e secondo grado e alle loro famiglie, favorendo l’equilibrio di genere nelle iscrizioni ai percorsi formativi
- sostenere la progettazione dei percorsi degli Istituti Tecnologici Superiori coerenti con i processi di innovazione tecnologica in atto
- favorire l'aumento del numero degli iscritti e garantire sempre più alti standard di formazione
- promuovere relazioni di collaborazione con Istituti e imprese di altri Paesi
- promuovere più intense forme di coinvolgimento e di partecipazione delle imprese in attività educative nell’ambito della realizzazione dei percorsi degli Istituti Tecnologici Superiori.