Cambiamo il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici

Home » Attualità » Formazione lavoro » IFTS ITS PON » ITS e lauree professionalizzanti: incontro con la cabina di regia istituita dal MIUR

ITS e lauree professionalizzanti: incontro con la cabina di regia istituita dal MIUR

Inviato un documento congiunto CGIL ed FLC CGIL.

26/04/2017
Decrease text size Increase  text size

Come è noto il MIUR ha una istituito una Cabina di Regia per il coordinamento dell'offerta formativa degli ITS (Istituti tecnici superiori) con quella della sperimentazione delle lauree professionalizzanti, prevista dal decreto ministeriale 987/16 e il cui effettivo avvio è stato rinviato di un anno ai sensi del decreto ministeriale 60/17, con l’obiettivo di evitare il rischio di una controproducente competizione tra Università e Istituti Tecnici Superiori.

La CGIL e la FLC CGIL avevano espresso pubblicamente stupore e contrarietà rispetto al mancato coinvolgimento delle parti sociali in tale cabina. Successivamente il 7 marzo scorso CGIL, FLC CGIL, CISL, CISL Scuola, UIL, UIL Scuola, CONFSAL, SNALS- Confsal, avevano chiesto un incontro urgente alla Ministra Fedeli per affrontare, nel merito, le problematiche e la valorizzazione degli ambiti di intervento relativi all'armonizzazione ed al coordinamento dell'offerta formativa del sistema di istruzione tecnica superiore e delle lauree professionalizzanti.

L’incontro, sotto forma di audizione, si è svolto l’11 aprile. Il MIUR ha specificato che la cabina di regia in realtà è stata pensata come gruppo di studio interno al ministero, da qui la decisione di non coinvolgere direttamente nei lavori le organizzazioni sindacali.

La CGIL e la FLC CGIL non hanno condiviso la scelta del MIUR ed hanno ribadito la necessità di individuare forme di coordinamento con le varie rappresentanze per una proposta organica e la cabina di regia, dove devono essere presenti a pieno titolo le parti sociali, è la strada corretta visto il proprio ruolo di analisi dei fabbisogni non solo locale ma in una ottica di riferimento più generale e di incrocio tra domanda e offerta. In questo senso occorre:

  • evitare un ennesimo caos in quello che rischia di diventare sempre più un mercato sregolato, piuttosto che un sistema formativo serio nazionale
  • respingere l’ipotesi ventilata da alcuni di pensare ai percorsi ITS come una mera risposta al grave fenomeno dell’abbondono dell’università da parte di tanti studenti
  • rendere ordinaria e incentivare l’opportunità di stipulare accordi e convenzioni tra università e ITS al fine di erogare percorsi integrati e concordati.

Lo sviluppo dei due sistemi è strettamente legato alla capacità degli stakeholders di fare della formazione per l'innalzamento dei livelli di istruzione e di competenze una priorità veramente praticata in una ottica di sistema nazionale pubblico che garantisca equità di accesso a tutti e in tutti i territori.

In allegato il documento congiunto CGIL, FLC CGIL consegnato a seguito dell’audizione.