Legge 440/97: le indicazioni per una parte dei finanziamenti
Istruzioni confuse per nascondere altri tagli
Con una lettera confusa e farraginosa, il Miur fornisce le istruzioni per l’utilizzo di una parte dei fondi destinati alle scuole, per l’ampliamento dell’offerta formativa e per la formazione del personale. Gli stanziamenti di cui si parla derivano dalla legge 440/97 e vengono annualmente assegnati alle scuole tramite una direttiva ministeriale. Per l’anno finanziario 2005 lo stanziamento complessivo di 196.900.588 euro è stato stabilito dalla direttiva n. 56 del 10.6.2005. Di questa avevamo già dato notizia in anteprima quando vi era stata la discussione della bozza in Senato: la cosa che ne va evidenziata è la diminuzione di 6.818.000 di euro rispetto a quanto stabilito per il 2004.
La legge 440/97 fu a suo tempo approvata per ambiti di intervento strategici per la qualità della scuola, ma gli stanziamenti destinati alla formazione del personale, al POF, all’integrazione degli alunni disabili, alla III area negli istituti professionali, agli IFTS, ecc., hanno subito con questa Legislatura tagli molto consistenti che sono stati operati con le varie leggi finanziarie.
Nel giro di un quinquennio i finanziamenti hanno, quindi, subito complessivamente un taglio che sfiora il 25%.
La tabella allegata alla lettera circolare n. 70 del 29 luglio 2005 (che riguarda solo il finanziamento delle attività previste nel POF e per la formazione del personale) dimostra che la stagione dei tagli non si arresta mai. Anche per il 2005, infatti, gli stanziamenti destinati alle scuole per i piani dell’offerta formativa e per le attività di formazione (tutte incentrate sulla riforma degli ordinamenti scolastici) sono diminuiti rispetto al 2004, mentre è aumentata dal 15% al 20% la quota che, sulle stesse materia, si tratterranno gli Uffici Scolastici Regionali. L’uso e la destinazione delle risorse non sono mai un fatto neutro. La riduzione dei finanziamenti alle scuole e contemporaneamente il crescente aumento delle quote a favore degli uffici centrali e periferici, colpiscono i terreni propri della competenza delle scuole autonome, confermando in tal modo la precisa volontà del Miur di centralizzare il sistema e di svilire l’autonomia scolastica attraverso i tagli alle risorse finanziarie.
Roma, 2 agosto 2005
Lettera circolare Miur n. 70/2005