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Immigrazione: CGIL, campagna "L'Italia sono anch'io" è battaglia per la democrazia

Prende il via la raccolta firme per le due leggi di iniziativa popolare su cittadinanza e diritto di voto per i migranti regolari. Per la Confederazione "la lotta per i diritti dei migranti è una questione che riguarda tutta la società e il futuro del nostro Paese".

23/09/2011
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Da www.cgil.it

Prosegue l'impegno della CGIL nella lotta per i diritti dei migranti. Sono tante le persone che, oggi (22 settembre), hanno affollato il gazebo allestito in Piazza del Pantheon a Roma per la raccolta firme della Campagna per i diritti di cittadinanza dal titolo "L'Italia sono anch'io", promossa da un cartello di 19 associazioni, tra le quali la CGIL.

Lo scopo della campagna è quello di portare in Parlamento due proposte di legge di iniziativa popolare, già presentate in Cassazione: una, per la riforma della normativa sulla cittadinanza, aggiornando i concetti di nazione e nazionalità sulla base del senso di appartenenza ad una comunità determinato da percorsi condivisi di studio, di lavoro e di vita; l'altra, per il riconoscimento ai migranti regolari del diritto di voto nelle consultazioni elettorali locali, quale strumento più alto di partecipazione e responsabilità sociale e politica.

Un'iniziativa che, come ha spiegato Kurosh Danesh, dell'ufficio immigrazione della CGIL nazionale, presente in Piazza del Pantheon, "per il sindacato è anche una battaglia di civiltà e per la democrazia del nostro Paese". Battersi per una riforma della normativa sulla cittadinanza, in un Paese come l'Italia in cui il numero dei bambini nati da cittadini immigrati è molto alto e destinato a cresce, ha affermato il sindacalista "significa pensare al futuro di questa società". Infatti, ha avvertito Danesh, "se non si provvederà a concedere il diritto di cittadinanza a quella parte di popolazione immigrata che è nata e cresciuta in Italia, il rischio sarà quello di una separazione netta anche nel vissuto degli individui". Il sindacalista ha ricordato, inoltre, come la percentuale di immigrati in alcune città italiane supera il 20%, a questo punto, ha proseguito "mi chiedo se il sindaco eletto con solo l'80% del consenso della popolazione sia legittimo", ma non solo "Ia carenza e il vuoto di democrazia ricade solo sugli immigrati o su tutta la cittadinanza?". È proprio per dare una risposta a questi interrogativi che la CGIL sostiene la campagna "L'Italia sono anch'io" perché, ha concluso Danesh "la lotta per i diritti dei migranti è una questione che riguarda tutta la società e il futuro del nostro Paese".

Quella di oggi è solo una delle tante iniziative di raccolta firme che i promotori stanno organizzando in tutta Italia. Ci sono, infatti, sei mesi di tempo per raggiungere l'obiettivo richiesto delle 50mila firme in calce a ciascuna delle due proposte di legge. Tra i firmatari vi sono importanti nomi del mondo della cultura, dello spettacolo e della politica che hanno condiviso i contenuti della campagna, come: Pierluigi Bersani, Segretario nazionale del Pd, Fausto Bertinotti, presidente Fondazione Camera dei Deputati, l'autore e attore Ascanio Celestini, il sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio (presidente del Comitato promotore), lo scrittore e sceneggiatore Claudio Piersanti, il presidente del settore giovanile Federcalcio, Gianni Rivera e il regista Andrea Segre.

Per aderire e sostenere la campagna "L'Italia sono anch'io": www.litaliasonoanchio.it

Il video su CGILtv