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Intelligenza artificiale e istruzione, un tema mondiale

Sfide e opportunità degli strumenti digitali nel settore dell’istruzione. La posizione del sindacato internazionale Education International.

31/07/2024
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Il 30 luglio 2024, durante i lavori della seconda giornata del Congresso del sindacato globale Education International è stata data forte rilevanza al tema delle tecnologie, e in particolare dell’intelligenza artificiale, nell’istruzione. Di mattina è stata discussa e approvata una risoluzione congressuale sul tema ed è stata ribadita l’unicità della relazione umana nei processi di apprendimento e la necessità, per il movimento sindacale, di proteggere e promuovere un’educazione pubblica ed inclusiva e i principi di giustizia sociale e democrazia. Nel pomeriggio, nel corso di una delle sessioni tematiche del congresso, è stato discusso il lavoro svolto dal sindacato globale in relazione alle nuove tecnologie ed è stata tracciata una mappa delle sfide attuali e dell’impegno futuro. Negli ultimi anni l’utilizzo degli strumenti digitali nell’istruzione ha registrato un aumento senza precedenti che porta con sé opportunità ma anche molte sfide e punti interrogativi. Come documentato dal rapporto di Education International, Teaching with technologies, durante la pandemia di covid19 le piattaforme digitali hanno consentito a scuole, università e altre istituzione del sapere, di mantenere la relazione con studentesse e studenti e di non interrompere del tutto l’apprendimento. Oggi le tecnologie e l’intelligenza artificiale possono ancora essere utili all’insegnamento e sollevare le lavoratrici e i lavoratori della conoscenza da alcune mansioni secondarie o burocratiche. Tuttavia il rischio che questi strumenti vengano utilizzati per indebolire il ruolo dell’insegnante rimane alto soprattutto se la progettazione, la gestione e la somministrazione degli strumenti digitali viene affidata a terzi o ad aziende private, escludendo il mondo del lavoro. Infatti il mercato dell’istruzione digitale crea profitto e cresce a ritmi vertiginosi, si prevede che arriverà a generare 285, 2 miliardi di dollari nel 2027. Gli interessi privati nella produzione degli strumenti digitali di istruzione sono enormi e creano alti rischi che vanno dalla protezione dei dati di milioni di bambine e bambini in età scolare, di studentesse e studenti nei vari gradi di istruzione e delle lavoratrici e dei lavoratori che utilizzano le piattaforme digitali dell’istruzione. Inoltre oggi la sfida è anche posta dalla così detta creazione di conoscenza da parte dell’Intelligenza artificiale con conseguenze molteplici sull’apprendimento da parte delle giovani generazioni presenti e future, sul ruolo del lavoro di insegnante e sulla diffusione di disinformazione.

La risposta di Education International al complesso di problematiche relative alle innovazioni tecnologiche nel nostro settore si concentra su tre assi fondamentali: ricerca e analisi, formazione delle lavoratrici e dei lavoratori, attività di sensibilizzazione e campagne politiche. L’impatto delle tecnologie e dell’intelligenza artificiale nel settore dell’istruzione è quanto meno ambiguo dal punta di vista etico, pedagogico ed educativo. Le parole fondamentali della posizione del sindacato internazionale sono: “metti al centro l’insegnante!”. Infatti, soltanto un coinvolgimento significativo del modo del lavoro e dei sindacati nella progettazione, gestione e utilizzo delle tecnologie digitali può consentire di avere strumenti utili all’insegnamento e sicuri dal punto di vista della protezione del benessere e della privacy di chi apprende e di sostegno al ruolo unico dell’insegnante.

Le elaborazioni realizzate all'interno del congresso di Education International impongono una serie di riflessioni che rappresentano al tempo stesso piste di lavoro e sfide per l'azione sindacale. La FLC CGIL considera necessario guardare alle innovazioni anche del sistema di istruzione, riconsiderando la funzione dell'ambiente, dello spazio e dell'organizzazione della scuola come luogo di insegnamento e dall'altra parte definire un quadro contrattuale di diritti per i lavoratori e per le lavoratrici in questi nuovi ambienti con particolare attenzione a orari impegni e retribuzione. Come FLC CGIL siamo consapevoli che abbiamo di fronte un processo di trasformazione economica e sociale che necessita perfino di una nuova elaborazione del ruolo del sindacato e dei sindacalisti che dovranno essere all'altezza di questa sfida con curiosità intellettuale, continuando a lottare per cambiare la condizione di chi lavora.