Lavoro: CGIL, online il sito “Adesso lo sai. Tutto quello che non ti hanno detto sul Jobs Act”
A partire dal 24 agosto 2015, la piattaforma diventerà interattiva grazie ad un quiz pensato per testare la propria conoscenza sul Jobs Act.
Da www.cgil.it
La Cgil nazionale lancia oggi la pagina tematica www.adessolosai.it. “Il Jobs act - sostiene la confederazione - non ha ampliato ed esteso le tutele, come sostiene l'esecutivo, ma destrutturato il diritto del lavoro e messo in discussione i diritti dei lavoratori. Per questo abbiamo pensato a uno strumento semplice e accessibile a tutti che permettesse a chiunque di informarsi, con vari gradi di approfondimento, sul reale contenuto del provvedimento varato dal governo Renzi”.
La prima uscita estiva del sito contiene una sintesi dei principali cambiamenti introdotti e la guida tematica di Wikilabour, scaricabile, sui decreti attuativi della legge 183/2014. Successivamente la pagina verrà implementata con una sezione dedicata agli accordi siglati dalla Cgil che contrastano queste norme e garantiscono i diritti preacquisiti dei lavoratori, con gli orientamenti e i commenti della Consulta giuridica della confederazione e con ulteriori materiali esplicativi rivolti ai delegati sindacali. Inoltre, a partire dal prossimo 24 agosto, la piattaforma diventerà interattiva grazie ad un quiz pensato per testare la propria conoscenza sul Jobs Act.
L'obiettivo di questi nuovi contenuti è di informare lavoratori, delegati e cittadini sia sul contenuto dei provvedimenti sia sull'azione di contrasto operata dal sindacato e rivolta, per ora, a quelle norme più penalizzanti per i lavoratori già applicate, come l'articolo 7 relativo agli appalti, sia quello di dare vita a un sito accessibile a tutti e in grado di garantire diversi livelli di approfondimento in base alle singole esigenze degli utenti.
“Nonostante tutti i decreti non siano ancora stati approvati e di quelli approvati manchino ancora le circolari applicative - annuncia la Cgil - le iniziative di contrasto a quelle norme, attraverso la contrattazione, il contenzioso e la mobilitazione continueranno. Non solo per ricostruire tutele, ma per estenderle a chi non ne ha e adeguarle al lavoro che cambia. Per questo la Cgil rilancia la propria proposta di un nuovo Statuto dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori”.