Manifestazione nazionale "Pubblico è futuro": l'adesione del Centro Iniziativa Democratica Insegnanti
Per il CIDI "se la scuola è più povera il paese intero si impoverisce. Istruzione, formazione e ricerca devono tornare a essere beni comuni necessari per garantire la crescita del nostro paese, anche dal punto di vista della democrazia".
Scuola pubblica è futuro
Il Cidi aderisce alla manifestazione nazionale dei lavoratori pubblici e della conoscenza indetta dalla FLC CGIL e dalla FP CGIL a Roma per il prossimo 8 ottobre.
Condividiamo infatti le ragioni della mobilitazione, in quanto i dipendenti pubblici, e fra questi scuola e università, sono da sempre nel mirino delle politiche di questo governo. Oltre ad aver subito danni gravissimi per i tagli indiscriminati, la scuola pubblica è stata ed è continuamente impoverita, in uno stillicidio che sembra non avere fine. Inoltre gli insegnanti e tutti i lavoratori della scuola e della ricerca sono stati colpiti, come tutti i pubblici dipendenti, negli scatti salariali, nelle liquidazioni, nel calcolo degli anni di servizio utili ai fini della pensione.
Se la scuola è più povera il paese intero si impoverisce.
Istruzione, formazione e ricerca devono tornare a essere beni comuni necessari per garantire la crescita del nostro paese, anche dal punto di vista della democrazia.
La politica di questo governo colpisce pesantemente i diritti fondamentali garantiti dalla nostra Costituzione.
Per tutte queste ragioni il Cidi aderisce alla manifestazione dell’8 ottobre e invita a partecipare insegnanti e lavoratori della scuola e della ricerca, ma anche genitori e tutti coloro che hanno a cuore il futuro della scuola pubblica.
Roma, 6 ottobre 2011