Giornata internazionale contro le violenze alle donne del 25 novembre 2007
La FLC Cgil chiama uomini e donne alla partecipazione!
La FLC Cgil chiama alla partecipazione alle manifestazioni previste ed in particolare a quella di Roma indetta il 24 novembre in Piazza Navona.
Per la giornata internazionale contro le violenze alle donne è stato predisposto un documento unitario CGIL, CISL e UIL che sarà utilizzato in occasione dell’iniziativa unitaria del 24 novembre a Milano.
La FLC CGIL già nel febbraio del 2007 nel suo Convegno internazionale di Palermo aveva denunciato l’escalation di violenze e di atti criminali che colpiscono le donne, il ritardo della situazione occupazionale delle donne nel nostro paese rispetto agli altri paesi europei e la necessità di prevenzione, risorse e politiche più determinate ed incisive.
Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità OMS circa 3 milioni di donne vengono uccise ogni anno, per violenza in famiglia, stupro, prostituzione, fino alla violazione dei diritti sessuali come aborto forzato, sterilizzazione involontaria, mutilazione dei genitali, crimini d’onore e quant’altro.
In teoria in molti paesi uomini e donne sono uguali, una uguaglianza formale a livello giuridico, ma la realtà ci dice che per la maggior parte delle donne, anche in Europa, questo non si è tradotto in una uguaglianza reale sui luoghi di lavoro e nelle famiglie.
Il ruolo del nostro sindacato deve essere quello di sostenere un principio fondamentale, che qualsiasi minaccia od aggressione nell’ambito professionale è inaccettabile ed anche di premere sui governi per una dignità generale nelle politiche del lavoro al fine di stabilire culture che rispettino le persone.
Noi dobbiamo essere ugualmente in grado di dare un sostegno pratico e le informazioni necessarie nel caso di violenza sul lavoro o in famiglia.
La FLC Cgil sindacato della Conoscenza ha ovviamente una posizione privilegiata e dunque un compito particolare nel combattere attitudini che portano alla violenza; per questo motivo è impegnato a spingere le istituzioni a svolgere ricerche sulla dimensione di genere.
La FLC Cgil sa di avere il dovere morale di adoperarsi a favore dei meccanismi giuridici che permettano di affrontare la violenza contro le donne nel settore dell’educazione, di organizzare attività specifiche al riguardo nonché di chiedere che si sviluppino servizi di psicologi scolastici.
Chiediamo a tutti e a tutte di partecipare numerosi a questi appuntamenti.
Roma, 21 novembre 2007
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CGIL
CISL
UIL
DOCUMENTO PER L’ATTIVO DEL 24 NOVEMBRE
In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne che si celebra in tutto il mondo il 25 novembre CGIL, CISL e UIL propongono una riflessione collettiva.
Nel nostro Paese gli atti violenti e i maltrattamenti che colpiscono le donne sono in crescita. Purtroppo sappiamo che è fra le mura domestiche che avvengono la maggior parte degli abusi sulle donne. A ciò si aggiungono l’escalation di violenze sessuali, gli atti di criminalità, le aggressioni, la riduzione in schiavitù delle donne e soprattutto delle baby prostitute che coinvolgono donne di tutti gli strati sociali, italiane e straniere, di religioni e culture diverse.
Accanto a questo scenario allarmante sul piano dei diritti civili e della tutela della dignità delle donne, nel nostro Paese la situazione occupazionale femminile è ancora in ritardo rispetto agli altri paesi e europei e permane un forte divario occupazionale fra uomini e donne. Aumenta inoltre il numero delle lavoratrici precarie, pur avendo un livello d’istruzione mediamente più alto. Aumentano anche i casi di molestie sessuali e di mobbing nei posti di lavoro.
Paradossalmente, nell’”Anno Europeo delle pari opportunità per tutti”, l’Italia è scesa all’84° nella classifica del World Economic Forum (WEF) sul divario fra Uomini e donne, che misura le opportunità offerte alle donne nel campo del lavoro, dell’economia e dell’istruzione.
Occorre quindi affrontare tutte queste questioni in un’ottica di politiche di genere capace di coinvolgere tutti gli attori sociali, dal Governo, alle istituzioni locali, ai Sindacati alle associazioni datoriali perché la violenza sulle donne e la condizione femminile nel mercato del lavoro sono due aspetti differenti di una stessa involuzione sociale e culturale del nostri Paese a cui occorre dare da subito risposte concrete.
Per quanto riguarda la violenza, noi pensiamo che si debbano prendere misure atte a contrastare questo terribile fenomeno con la prevenzione, il contrasto, il sostegno e l’inclusione delle vittime. E’ necessario quindi dare più risorse ai centri antiviolenza e al più presto una legge per il riconoscimento del reato di “stalking”, che si configura come una persecuzione continua.
Per quanto riguarda il lavoro, si debbono perseguire politiche per l’aumento dell’occupazione femminile soprattutto al Sud e per la conciliazione, per uomini e donne, dei tempi di vita e di lavoro. La Finanziaria 2008 dovrà contenere le misure atte a raggiungere questi obiettivi e i relativi finanziamenti, che non potranno essere esigui o puramente simbolici.
Per tutte queste ragioni invitiamo le compagne e le amiche a partecipare alle tante iniziative, che sono previste per la ricorrenza della Giornate Internazione contro la violenza sulle donne.