Pari opportunità, nuovo Comitato Unico di Garanzia
Urgente un intervento per la revisione della legge.
L’art. 21 della legge 183/2010, d’iniziativa dei Ministri Tremonti, Scajola, Brunetta, Sacconi, Calderoni e Alfano, dispone la riunificazione, con riferimento alle Pubbliche Amministrazioni, in un unico organismo delle competenze precedentemente attribuite in forma distinta ai Comitati per le Pari Opportunità ed ai Comitati paritetici sul fenomeno del mobbing.
Come già espresso nei commenti sul collegato al lavoro di novembre 2010, la FLC CGIL ribadisce il suo parere negativo sulla unificazione dei Comitati Pari Opportunità e Comitati antimobbing per dare vita al nuovo Comitato Unico di Garanzia: vengono riunite funzioni attribuite finora ad organi assai diversi per composizione, ambiti di intervento e competenze, in contrasto con i ruoli finora svolti dai Comitati Pari opportunità.
Per superare le discriminazioni nei diversi ambiti in cui le persone vivono, studiano, lavorano e si impegnano, per rendere effettiva l’equità di genere e valorizzare le differenze, i Comitati Pari Opportunità che operano nel campo dell’istruzione e della cultura hanno, oggi, bisogno di un deciso sostegno da parte delle istituzioni su famiglia, istruzione, mercato del lavoro e rappresentanza politica.
Questa legge non va in questa direzione.
Riteniamo quindi necessario e urgente un intervento per la revisione di una legge che, anziché rafforzare l’attività di questi organismi sui fenomeni discriminatori, ne limita il funzionamento e la capacità di incidere.