Violenza contro le donne, parte la campagna “Rendiamo visibile il femminicidio in America Latina ed in Europa”
Il video realizzato per la campagna, trasmesso al Parlamento Europeo.
“Rompere il silenzio, mettere fine all'impunità ed esigere responsabilità”
Erika González
Responsabile Grupo SUR-Bruxelles
E’ stato realizzato un video per la campagna “Rendiamo visibile il femminicidio in America Latina e in Europa”, con la collaborazione della Fondazione Boell.
Questo video è stato lanciato il 16 ottobre presso il Parlamento Europeo, ampliamente diffuso dalla stampa europea e latino americana e ha già ricevuto più di 6000 visite.
La FLC CGIL è in prima linea nella lotta contro la violenza sulle donne, come risulta anche dai recenti lavori della prima Assemblea nazionale delle Donne della Conoscenza di Cortona, e non intende abbassare la guardia.
La violenza contro le donne è un problema che esiste a livello mondiale e, come lo abbiamo detto e scritto tante volte, i governi non possono girare la testa. Hanno un ruolo importante da svolgere per eliminare questi atti di inciviltà e di imbarbarimento culturali presenti nelle nostre società.
E’ urgente mettere in atto gli strumenti necessari per combattere questo fenomeno perché non bastano solo le leggi ma fatti concreti di facile attuazione nella vita quotidiana, come quello di attivare insegnamenti specifici nelle scuole per educare al rispetto, all’accettazione delle diversità e alla non violenza.
Sono stati firmati numerosi trattati internazionali ma, nonostante questo, i dati sono in aumento.
L'obiettivo di questo video è quello di fornire alle organizzazioni della società civile latino americane ed europee uno strumento per divulgare e spingere i propri governi verso azioni significative e concrete ed all’altezza di questa vera emergenza sociale, in modo da indurli a promuovere nuove politiche e leggi.
Questo video fa anche parte di una campagna più ampia che sta promuovendo una nuova risoluzione da parte del Parlamento Europeo.
Anche noi della FLC CGIL vogliamo “Rompere il silenzio, mettere fine all'impunità ed esigere responsabilità”.
Vi invitiamo dunque ad utilizzare e diffondere questo video il più possibile.