PNRR e riordino degli ITS: gli interventi in atto
Pubblicati 3 decreti attuativi. In discussione i decreti sulle aree tecnologiche e sulle deroghe ad operare su più aree tecnologiche. I decreti di ripartizione delle risorse del PNRR. Finalmente avviato un percorso di confronto continuo con le organizzazioni sindacali.
Il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza prevede due rilevanti interventi relativi all’istruzione tecnica superiore
- la riforma del sistema ITS
- il potenziamento dell’offerta didattica degli ITS attraverso un imponente investimento di risorse fino al 2026 pari a 1,5 miliardi di euro.
Riforma del sistema ITS
Riguardo alla riforma degli ITS è stata approvata nella scorsa legislatura la legge 99/22 “Istituzione del Sistema terziario di istruzione tecnologica superiore". La CGIL e la FLC hanno espresso una decisa contrarietà all’impostazione e ai contenuti di tale provvedimento.
La legge 99/22 prevede l’emanazione di ben numerosi provvedimenti attuativi.
Attualmente risultano varati i seguenti provvedimenti
- Decreto ministeriale 89 del 17 maggio 2023 concernente lo Schema di statuto delle Fondazioni ITS Academy (in applicazione dell’art. 4 comma 3 della legge 99/22)
- Decreto ministeriale 88 del 17 maggio 2023 “Disposizioni in merito ai criteri e alle modalità per la costituzione e i compensi delle commissioni delle prove di verifica finale delle competenze acquisite da parte di coloro che hanno seguito con profitto i percorsi formativi degli Istituti tecnologici superiori (ITS Academy); alle indicazioni generali per la verifica finale delle competenze acquisite e per la relativa certificazione, nonché ai modelli di diploma di specializzazione per le tecnologie applicate e il diploma di specializzazione superiore per le tecnologie applicate ai sensi degli articoli 6, comma 2, e 5, comma 2 della legge 15 luglio 2022, n. 99”
- Decreto ministeriale 87 del 17 maggio 2023 Disposizioni in merito alla costituzione e al funzionamento del Comitato nazionale ITS Academy, nonché definizione dei criteri e modalità di partecipazione dei rappresentanti delle regioni designati dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome (in applicazione dell’art. 10 comma 8 della legge 99/22)
- Provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate del 10 novembre 2022 Definizione delle modalità di fruizione del credito d’imposta di cui all’articolo 4, comma 6, della legge 15 luglio 2022, n. 99, riconosciuto per le erogazioni liberali in denaro effettuate in favore delle fondazioni ITS Academy, nonché delle altre agevolazioni previste dal medesimo articolo 4. Qui l’approfondimento
A seguito della pressante richiesta delle confederazioni e dei sindacati di categoria, a partire da fine maggio si è avviato un percorso di regolare confronto con il Ministero dell’Istruzione sugli ulteriori provvedimenti.
Il 10 luglio 2023 si è svolto uno specifico incontro sullo schema di decreto interministeriale concernente le aree tecnologiche e le figure professionali nazionali di riferimento degli ITS.
Durante l’incontro CGIL ed FLC CGIL hanno evidenziato i seguenti punti di attenzione
- Deve essere considerata una evidente criticità l’eccessiva parcellizzazione degli ambiti tecnologici in figure nazionali che fanno chiaramente intravedere ulteriori possibili specializzazioni che se non governate, creeranno un sistema di percorsi formativi disarticolato. In altre parole si pongono le basi, anche normative, verso la realizzazione di percorsi talmente differenziati e specifici da arrivare a una “curva continua”, nelle quali le imprese possono scegliere liberamente quanto gli serve
- occorre chiarire che eventuali competenze tecnico-professionali connesse alle specificità di ciascuna figura, (a cura delle singole Fondazioni o delle Regioni per la definizione di profili regionali) devono essere attività aggiuntive e non sostitutive del curricolo nazionale
- è necessario indicare un monte ore minimo per le attività generali di base comuni a tutte le aree tecnologiche.
- è totalmente mancante una riflessione che si deve trasformare in formazione, azione e competenze, sull’utilizzo consapevole delle tecnologie, dei rapporti sociali ed etici che ciò implica, sulla difesa dei “beni comuni”.
Il 24 luglio 2023 si è svolto l’incontro sullo schema di decreto relativo ai criteri per autorizzare le fondazioni ad operare in una o più aree tecnologiche. Durante l’incontro la CGIL e la FLC CGIL, nel confermare le criticità sull’intero impianto del riordino dell’istruzione tecnologica superiore, hanno innanzitutto osservato come nello schema di decreto sia necessario introdurre norme di carattere generale che definiscano chiari orientamenti sugli aspetti dimensionali e sulla massa critica che devono possedere i singoli ITS. Come affermato più volte in questi anni, è necessario evitare il proliferare di Fondazioni tenuto conto delle imponenti risorse che il PNRR investe fino al 2026 con il connesso rischio di sviluppare un’offerta formativa drogata dalla “necessità” di intercettare tali finanziamenti.
Gli investimenti del PNRR
L’approvazione della legge di riforma degli ITS era la condizionalità per poter utilizzare le risorse dell’investimento 1.5, pari a 1,5 miliardi di euro, finalizzate al potenziamento strutturale e dell’offerta formativa degli ITS.
Con il decreto ministeriale 310 del 29 novembre 2022 sono state ripartite risorse pari a 450 milioni di euro finalizzate alla realizzazione e al potenziamento di laboratori formativi con attrezzature e arredi innovativi.
Con il successivo decreto ministeriale 84 del 10 maggio 2023 sono state ripartite ulteriori risorse, pari a oltre 27 milioni di euro, dedicate alle fondazioni ITS di nuova costituzione, che abbiano attivato almeno un percorso formativo nell’anno 2022.
Il 30 maggio il Ministro ha firmato un decreto per la ripartizione di 700 milioni di euro del PNRR “destinati a incrementare l’offerta didattica delle Fondazioni ITS Academy e a rafforzare la partecipazione delle aziende ai processi formativi.”
Ad oggi sono stati pubblicati solamente gli allegati al decreto. In particolare
- È prevista una quota fissa pari al 10% delle risorse (70 milioni di euro) divisa in parti uguali fra i 125 ITS
- Il 40 % pari a 252 milioni di euro è ripartito in base al numero degli iscritti
- il 60 % pari a 378 milioni di euro è ripartito in base al numero dei diplomati
Inoltre il 40% delle risorse complessive, pari a 280 milioni di euro, è destinato agli ITS delle Regioni meridionali.
La Regione che riceverà il finanziamento più cospicuo è la Lombardia (circa 118 milioni di euro) seguita dalla Puglia (circa 105 milioni di euro)
Ricordiamo, infine, che in tema di ITS l’Italia è tenuta a rispettare i seguenti target e milestone definiti dal PNRR
- M4C1-20 “Numero di studenti iscritti al sistema di formazione professionale terziaria (ITS)”, pari ad ulteriori 11.000 studenti al 31/12/2025
- M4C1-00-ITA-25 Monitoraggio delle reti ITS al 31/12/2024,
- M4C1-00-ITA-26 “Creazione di: a) nuovi ITS per ridurre il divario tra offerta e domanda di lavoro; b) un sistema digitale per il monitoraggio degli ITS e la governance nazionale” al 31/12/2024.