PNRR e terzo settore: gli interventi sulla “povertà educativa”
Risorse pari a 220 milioni di euro. Pubblicato l’elenco dei soggetti beneficiari della prima tranche pari a 50 milioni di euro.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), missione 5 (Inclusione e coesione), Componente 3 (Interventi speciali di coesione territoriale), prevede uno specifico investimento relativo agli “Interventi socio-educativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del Terzo Settore”.
Emergenza Coronavirus COVID-19 e PNRR: notizie e provvedimenti
La misura è finalizzata a promuovere il Terzo Settore nelle regioni del Sud (Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) e a fornire servizi socio-educativi ai minori in relazione alle disposizioni dell'accordo di partenariato per il periodo di programmazione 2021-2027 delle politiche europee di coesione.
Gli interventi socioeducativi volti a combattere la povertà educativa e sostenere il terzo settore riguardano i seguenti ambiti:
- interventi a favore di minori nella fascia 0-6 anni volti a migliorare le condizioni di accesso ai servizi di asili nido e di scuola materna e a sostenere la genitorialità
- interventi per minori nella fascia 5-10 anni volti a garantire effettive opportunità educative e una precoce prevenzione dell'abbandono scolastico, del bullismo e di altri fenomeni di disagio
- interventi per minori nella fascia 11-17 anni volti a migliorare l'offerta di istruzione e a prevenire il fenomeno dell'abbandono scolastico.
Per questi interventi sono previsti i seguenti elementi chiave
- gli avvisi pubblici devono avere un valore di 50.000.000 euro ciascuno
- i progetti degli enti del Terzo Settore devono avere una durata di almeno un anno e fino a un massimo di due
- le azioni devono avere luogo in Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Le risorse finanziarie previste dal PNRR per l’attuazione dell’intervento (risorse a fondo perduto), pari a € 220.000.000, sono state assegnate alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero per il Sud e la Coesione territoriale, titolare dell’intervento, mentre l’Agenzia per la coesione territoriale è stata individuata, quale soggetto attuatore dell’intervento.
Questi gli obiettivi
- Obiettivo finale (entro il secondo trimestre del 2026): almeno 44.000 minori tra 0 e 17 anni devono beneficiare di supporto educativo
- Obiettivo intermedio (entro il 2023): almeno 20.000 minori tra 0 e 17 anni devono beneficiare di supporto educativo
In attuazione di tali disposizioni con decreto del Direttore generale dell’Agenzia per la coesione territoriale n. 313, del 29 dicembre 2021, è stato approvato l’avviso pubblico per la selezione di progetti da finanziare per un importo pari a 30 milioni di euro, elevati successivamente a 50 milioni di euro con decreto n. 38/22 del 9 febbraio 2022.
Per ciascun ambito l’avviso indica gli elementi chiave, i quali costituiscono specificazioni degli obiettivi previsti dall’intervento
- i progetti devono essere presentati da partnership costituite da un minimo di tre oggetti, dei quali due devono essere Enti del Terzo Settore, tra cui il soggetto proponente, operante nello specifico settore di riferimento oggetto dell’avviso
- possono essere presenti, in qualità di terzo o ulteriore partner, anche soggetti appartenenti al mondo della scuola, delle istituzioni, degli enti locali e dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale, dell’università e della ricerca.
- nell’ambito dell’intervento relativo alla fascia 11-17, deve essere obbligatoriamente presente, inoltre, almeno un soggetto appartenente al sistema regionale dell’istruzione e della formazione tecnico professionale
- in ciascuna proposta progettuale deve essere indicato il numero dei minori in situazione di disagio o a rischio devianza.
Destinatari delle iniziative ammissibili sono i minori che versano in condizioni di disagio o a rischio di devianza che possono essere individuati anche dai servizi territoriali. In altre parole i destinatari sono individuati direttamente dai soggetti proponenti, gli enti del Terzo Settore, che agiscono al di fuori della rete dei servizi sociali territoriali. Il coinvolgimento di questi ultimi costituisce soltanto un elemento della valutazione del merito delle proposte. Solamente per gli interventi rivolti alla fascia di età compresa tra 11 e 17 anni, è richiesto obbligatoriamente il coinvolgimento nel partenariato di progetto dei soggetti appartenenti ai sistemi regionali dell’istruzione e formazione tecnico-professionale e/o degli Istituti tecnici superiori.
Per ciascuna proposta poteva essere chiesto un contributo compreso tra 125.000 e 250.000 euro, che non può essere superiore al 95% del costo complessivo ammissibile, mentre il restante 5% rimane a carico dei soggetti della partnership.
Il costo totale del progetto, al netto del co-finanziamento del 5%, non può essere superiore a 2.000 euro/destinatario.
La valutazione dei progetti presentati (la scadenza era il 14 marzo 2022) è stata affidata ad una apposita Commissione nominata con Decreto del Direttore Generale dell'Agenzia per la Coesione territoriale n. 95 del 23 marzo 2022 a cui si è affiancata successivamente un gruppo di lavoro di supporto nominato con Decreto del Direttore Generale dell'Agenzia per la Coesione territoriale n. 104 dell'1 aprile 2022.
A fine settembre sono stati pubblicati gli esiti della valutazione dei progetti presentati.
Sono state presentate 661 proposte progettuali, di cui 261 dichiarate idonee mentre 220 sono state ammesse a finanziamento.
Questa la distribuzione territoriale
Regione |
N° proposte finanziate |
Importo complessivo |
Abruzzo |
12 |
2.604.846,37 € |
Basilicata |
11 |
2.626.466,51 € |
Calabria |
24 |
5.085.749,39 € |
Campania |
71 |
16.391.837,05 € |
Molise |
4 |
886.187,40 € |
Puglia |
32 |
7.063.136,63 € |
Sardegna |
11 |
2.483.369,46 € |
Sicilia |
55 |
12.815.017,35 € |
TOTALE |
220 |
49.956.610,16 € |