PNRR: pubblicati i decreti di riparto delle risorse per la riduzione dei divari territoriali e il contrasto alla dispersione scolastica
Scuole al collasso. Arrivati altri 750 milioni di euro. Finanziati anche i CPIA per 40 milioni e Centri territoriali di supporto alla disabilità per 25 milioni. Il 40% delle risorse va al Mezzogiorno. Subito la proroga dei contratti Ata.
È stato pubblicato il 4 aprile il decreto ministeriale 19 del 2 febbraio 2024 che prevede i criteri di riparto per gli interventi per la riduzione dei divari territoriali negli apprendimenti e il contrasto alla dispersione scolastica nell’ambito della linea di investimento 1.4, Missione 4, Componente 1, del PNRR. L’ulteriore tranche segue al primo finanziamento pervenuto a 3.198 scuole nel 2022 con il DM 170.
Gli attuali 750 milioni sono stati ripartiti con criteri diversi rispetto a quelli del DM 170 e prevedono, oltre alla fragilità degli apprendimenti nelle prove INVALSI, anche l’indice di status socioeconomico e culturale di provenienza, la percentuale di abbandono in corso d’anno e numero di studenti effettivamente frequentanti ciascuna scuola sulla base degli ultimi dati disponibili rilevati dall’anagrafe nonché la percentuale dei ripetenti e il numero di studenti frequentanti con cittadinanza non italiana. Sono stati inoltre assegnati ulteriori 40 milioni ai CPIA attraverso un meccanismo che prevede una quota fissa di 150.000 e una quota variabile in base ad alcuni parametri tra cui il numero degli iscritti ai percorsi di primo e secondo livello. Ai CPIA delle regioni del Sud è stata destinata una quota del 40% delle risorse complessive.
Con il decreto ministeriale 41 del 7 marzo 2024 sono stati inoltre definiti i criteri per l’assegnazione dei fondi ai Centri Territoriali di Supporto e la disabilità. Sono 25 milioni le risorse destinate ai tutti i CTS attraverso una quota fissa del 30% e una quota variabile del 70% delle risorse in base al numero degli studenti disabili certificati. Il 40% dei finanziamenti è stato ripartito ai Centri Territoriali del Sud.
Con quest’ultimo finanziamento dei fondi PNRR le scuole sono ormai al collasso. Abbiamo denunciato più volte il sovraccarico delle procedure e l’impressionante aumento dei carichi di lavoro di tutte le figure che nel tempo sta portando alla trasformazione delle funzioni del personale già in servizio verso elevate specializzazioni senza riconoscimenti retributivi. I report che ci arrivano dalle scuole ci mostrano che molte realtà sono alla disperazione: docenti e alunni impegnati in una miriade di attività, segreterie già sguarnite per l’attività ordinaria alle prese con una mole impressionante di lavoro amministrativo dovuto anche alla mancata semplificazione delle procedure come più volte richiesto dalla FLC CGIL. È grave che non sia mai stata fatta una verifica dello stato di attuazione dei progetti e delle riforme né un’analisi sulle ricadute didattiche della progettualità delle scuole. Il rischio del fallimento dei progetti che potrebbe mettere a repentaglio gli obiettivi dell’intero PNRR sta diventando una realtà.
Il MIM fornisca al più presto le istruzioni operative che siano di supporto reale alle richieste delle scuole e si faccia carico subito dell’ormai indispensabile rafforzamento degli organici del personale ATA a partire dalla proroga dei contratti dei collaboratori scolastici in scadenza il prossimo 15 aprile. Questo è il minimo sindacale. È ora che il MIM non indugi oltre e dia quelle risposte concrete e immediate su semplificazione e rafforzamento degli organici ATA che rivendichiamo da tempo.