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Piazza del Popolo: accordiamo gli strumenti per cambiare musica

Si apre a Roma la campagna Ricostruiamo l'Italia lanciata dalla Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.

29/10/2011
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concerto-29-ottobre-2011-01Cambiamo musica! Ricostruiamo il futuro, Ricostruiamo l'Italia, sono queste le parole-slogans della campagna lanciata dalla FLC CGIL. Gli obiettivi sono naturalmente ridare il giusto valore al lavoro, alla cultura, all'istruzione che negli ultimi anni ne hanno perso davvero.
La campagna si apre questa sera con il concerto in piazza del Popolo a Roma che vede sul palco noti cantanti, attori, comici e con Susanna Camusso e Domenico Pantaleo a rappresentare il sindacato. Vai ai nostri click e all'intervista ai due segretari.

concerto-29-ottobre-2011-04Lo spettacolo è condotto da Dario Vergassola che con Pantaleo dà l'avvio alla manifestazione. "La musica per lanciare un messaggio forte e di speranza rivolto alla gente - afferma Pantaleo - per dire che è possibile mettersi alle spalle una delle pagine più brutte di questo Paese".

Per il Segretario generale della FLC CGIL è possibile mutare questo stato di cose, soprattutto per i giovani, perché siano messi in condizione di realizzare le loro aspettative e i loro sogni.

concerto-29-ottobre-2011-02Si inizia con i Blues Willies, un gruppo composto, tra gli altri da Claudio Gregori (del noto duo comico Lillo e Greg) e Max Paiella, comico, cantante, musicista italiano e collaboratore di Radio 2 nella trasmissione Il ruggito del coniglio.

Viene proiettato il video dell'economista Paolo Leon, professore ordinario dell'Università degli studi di Roma Tre, il quale ricorda che solo una società che mette al centro la cultura rende il Paese più ricco, in tutti i sensi. E cita Dante: "fatti non foste per viver come bruti ma per seguir virtude e canoscenza". Infatti se non si studia e non si lavora, non si contribuisce alla crescita personale, alla crescita della società e a quella del Pil nazionale. La musica, il concerto di questa sera è una forma di aggregazione. C'è bisogno di coesione, in particolare fra i giovani, è per questo che Paolo Leon conclude il suo intervento parafrasando la più nota frase di Marx che diventa "Ragazzi di tutto il mondo unitevi". Vai al video.

Tra canti e battute, Dario Vergassola fa salire sul palco un gruppo di studenti della Rete della conoscenza, li "interroga" sui loro progetti e su quelli della loro associazione, dopo è la volta dei giovani NON+ disposti a tutto che spiegano, pungolati da Vergassola, cosa chiede il mercato del lavoro a un giovane, da prestazioni gratuite o semigratuite a orari impossibili senza diritti, con livelli di sfruttamento inimmaginabili. Sul megaschermo scorrono le immagini della campagna "giovani NON+ disposti". Un misto tra politica, cultura e spettacolo, ecco che cosa va in scena a Piazza del Popolo.

concerto-29-ottobre-2011-05Per presentare Susanna Camusso, Vergassola la paragona a San Giorgio che attacca Draghi... Ma il problema serio sono le ricette della Bce che salvano quello stesso sistema finanziario responsabile della crisi. Bisogna cambiare modello. Poi Vergassola parla dei licenziamenti facili voluti dal governo per aumentare l'occupazione. Facile la risposta del segretario della Cgil. È ovvio che togliere diritti a qualcuno non significa automaticamente darne di più ad altri. E così abbiamo un bel sistema con più flessibilità in uscita e più rigidità in entrata.

concerto-29-ottobre-2011-03Tanti i linguaggi utilizzati questa serata nel corso dell'evento promosso dalla FLC CGIL "Ricostruiamo l'Italia": dalla musica, alle testimonianze orali, alla poesia.

Un'entusiastica interpretazione di Ivana Monti, attrice italiana, ha reso omaggio a 5 scrittori e poeti: da Luigi Settembrini scrittore e patriota italiano, a Mario Luzi, a Pierpaolo Pasolini, a Andrea Zanzotto per concludere con un brano di Bertolt Brecht poeta e drammaturgo tedesco.

Con le canzoni impegnate di Daniele Silvestri e Max Paiella e la performance dell'attrice Maria Antonia Fama nelle vesti della precaria Assunta Buonavolontà, la serata si anima e si riscalda.

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A testimonianza di una Università Italiana in grave affanno a causa dei continui tagli operati dal Governo è salito sul palco Paolo De Nardis, Professore Ordinario presso la Facoltà di Sociologia dell'Università La Sapienza di Roma. "Una piazza straordinariamente partecipe" ha dichiarato De Nardis rivolgendosi ai tanti ragazzi, studenti, lavoratori della conoscenza e non solo che questa sera stanno colorando Piazza del Popolo. "Non si può immaginare un'innovazione senza ricerca scientifica, come non si può immaginare una socializzazione primaria e secondaria senza formazione" ha aggiunto il docente universitario che ha, inoltre, ricordato la lunga lotta dei lavoratori del Teatro Valle di Roma.

concerto-29-ottobre-2011-10Una ricercatrice dell'Istituto nazionale di fisica nucleare ingaggia con Vergassola una gustosissima e quanto mai improvvisata gag su neutrini e affini. Ma poi Barbara Sciascia con brevi e chiare parole spiega quanto siano importanti la ricerca di base, per la vita delle persone per la ricerca medica, ad esempio, e la ricerca applicata, quella che fa fare soldi, che aiuta l'economia di un paese. "Decidere di non investire nella ricerca significa interrompere quel processo conoscitivo portato avanti con passione e curiosità da tanti ricercatori" ha dichiarato Sciascia.

"Oggi - ha ricordato la giovane ricercatrice - stiamo ancora 'godendo' delle ricerche di importanti fisici come Anderson e Dirac, ma quale contributo diamo noi oggi per le generazioni future?".

Ma l'Italia è indietro. "Un piano regolatore culturale" è quanto chiede Ascanio Celestini, apparso in video sul megaschermo. La politica deve imparare ad ascoltare la gente, la nostra società deve essere più aperta e più mobile, questi i messaggi che lascia alla piazza. Vai al video.

concerto-29-ottobre-2011-09Hip hop e politica nell'esibizione di Frankie Hi NRG, ultimo artista a salire sul palco. "Popolo dai potere alla parola" e di parole Frankie ne ha per tutti, una raffica incalzante e travolgente, un messaggio di ribellione, di presa di coscienza che scatena la partecipazione della piazza. E sulle note di "ribellarsi è un dovere, disconnetti il potere" la serata si conclude.

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