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Fondo Espero: anche la previdenza complementare può prendersi cura dell’ambiente

Grazie all’impegno dei nostri delegati, nel 2020 il Fondo ha approvato la sua “Politica di Impegno” per un approccio consapevole e responsabile agli investimenti.

14/03/2022
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I paesi più ricchi della terra discutono su come migliorare le condizioni ambientali ma rinviano di qualche decennio le decisioni che contano. Rinvii che ricadono soprattutto sui paesi più poveri, tra i meno colpevoli dell’inquinamento globale.

Istituzioni, imprese, singoli cittadini, ognuno è chiamato a fare la propria parte.

Molti cittadini, lavoratori, affidano propri risparmi a enti, istituzioni, spesso con l’obiettivo di riprendere un capitale che assicuri un futuro pensionistico migliore. La gestione di questi capitali non può essere neutra, anche rispetto al rispetto della sostenibilità sociale e ambientale.

Il Fondo Espero è un fondo di previdenza complementare di natura contrattuale al quale aderiscono 100mila lavoratori della scuola, dei conservatori e delle accademie musicali e coreutiche e della formazione professionale.

Il Fondo Espero, grazie all’impegno dei delegati della FLC CGIL, ha deciso di fare la propria parte e ha assunto l’impegno di monitorare i rischi sociali, ambientali e di governance sui propri investimenti, per dare un contributo reale allo sviluppo di una cultura della sostenibilità anche attraverso l’esercizio del diritto di voto e il dialogo diretto con le aziende stesse. Nel 2020 ha quindi approvato la sua “Politica di Impegno” per un approccio consapevole e responsabile agli investimenti.

Questo impegno si è tradotto in azioni concrete sia sui temi ambientali che su quelli sociali: ha ridotto le emissioni di CO2 del proprio portafoglio di investimento, introducendo un filtro specificamente costruito con la collaborazione di uno dei gestori del patrimonio, e ha aderito alla convenzione ONU del 2010 che mette al bando l’uso di bombe a grappolo e di mine antiuomo, attraverso una specifica politica di esclusione dal portafoglio i titoli degli emittenti che sono coinvolti direttamente, o indirettamente nella produzione.

Maggiori informazioni su questo sito, presso le sedi FLC CGIL o dal nostro rappresentante nel luogo di lavoro.