Adesione alla previdenza complementare nel pubblico impiego: prorogata al 2015 la possibilità di opzione TFS-TFR
Resta la penalizzazione per le liquidazioni prevista dalla legge 122/10, ma si avrà più tempo a disposizione per valutare l'opportunità o meno di aderire alla previdenza complementare.
Mercoledì 1 dicembre 2010 le organizzazioni sindacali hanno sottoscritto all’ARAN l’accordo che proroga per altri 5 anni, cioè fino al 31 dicembre 2015, gli effetti del DPCM 20 dicembre 1999.
Il DPCM in questione è quello che fornisce le indicazioni relative al passaggio dal TFS al TFR per chi aderisce alla previdenza complementare, e quindi stabilisce le norme sulla trasformazione della vecchia buonuscita in TFR.
La proroga di questa disposizione, richiesta da tutte le organizzazioni sindacali, consente ai lavoratori di valutare con maggiore attenzione e tempo a disposizione l’opportunità o meno di aderire alla previdenza complementare, senza l’assillo della scadenza del 31 dicembre 2010.
Anche se ci siamo liberati di questa scadenza, è bene ricordare che comunque dal 1° gennaio andranno in vigore le nuove norme estremamente penalizzanti per le liquidazioni dei lavoratori pubblici e che più si ritarda l’adesione al fondo pensione, più diminuisce la possibilità di contenere i danni.
La FLC CGIL ritiene che esistano ancora alcuni dubbi interpretativi sulla trasformazione del nuovo TFS previsto dalla legge 122/10 in TFR; dubbi che cercheremo di fugare in brevissimo tempo.
Proiezioni per adesioni al Fondo Pensione Complementare ESPERO
Per i lavoratori della scuola statale e dell'AFAM, per i quali è già attivo il fondo Espero (vai al sito), è possibile verificare fin da ora la convenienza dell'adesione al fondo utilizzando un semplice programma di simulazione predisposto in accordo con il patronato INCA CGIL: programma di simulazione.