Pensioni: la riforma Fornero in Tribunale
La FLC continua la propria battaglia in sede legale anche nel periodo estivo per tutelare il personale della scuola che si vede negare il maturato diritto alla pensione.
La FLC CGIL non ha mai smesso, neanche durante la pausa estiva di dare il proprio supporto sindacale e legale a coloro che avrebbero potuto andare in pensione a decorrere dal 1.09.2012 e che, invece, sono stati bloccati dall’applicazione della cd. Riforma Fornero.
La FLC CGIL ritiene, infatti, che nell'attuale fase, il turn over favorisca il ricambio generazionale e la qualità della scuola pubblica.
Pertanto sin da subito ha proceduto ad istruire una vertenza legale per coloro che avessero i requisiti per andare in pensione con decorrenza dal 1.09.2012, procedendo in via d’urgenza.
La FLC CGIL ha agito su due binari.
Il primo proponendo un ricorso nazionale al TAR del Lazio contro i provvedimenti amministrativi attuativi della Riforma Fornero. Il 5 luglio il Tar del Lazio ha declinato la propria giurisdizione in favore del giudice del lavoro. Contro questa decisione la FLC CGIL sta preparando un ricorso al Consiglio di Stato.
Il secondo tramite la tutela legale dei lavoratori, già nel momento di predisposizione della domanda, con la presentazione dei ricorsi individuali che stanno già approdando nelle aule dei Tribunali.
Le udienze sono state calendarizzate negli ultimi giorni del mese di agosto.
Poiché non ci sono scadenze, tutti coloro che fossero interessati ad esaminare la propria posizione professionale si possono rivolgere alle strutture FLC CGIL. L’esperienza e la competenza professionale dei nostri sindacalisti e dei nostri legali è a disposizione dei lavoratori per individuare la miglior strategia difensiva e tutelare gli interessi illegittimamente lesi.
Sulle pensioni rimane molto alta la battaglia politica per ottenere la radicale modifica della riforma Fornero (vedi la recente presentazione degli emendamenti attraverso i gruppi parlamentari).
La FLC, un’organizzazione confederale, è convinta che per l’affermazione dei diritti, anche quando si promuovono i ricorsi, la via maestra resta la dimensione sindacale e politica.