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Pensioni: riforma Fornero, sanare un'ingiustizia per i lavoratori della scuola

La FLC CGIL ha incontrato le forze politiche del centrosinistra sul tema del mancato pensionamento per i lavoratori della scuola, esclusi dalle clausole di salvaguardia della riforma Fornero.

13/12/2012
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Oggi, 12 dicembre, abbiamo incontrato a Roma gli esponenti del centro sinistra impegnati a sostenere l'emendamento che, modificando i requisiti della riforma Fornero, consentirebbe al personale della scuola che avrebbe maturato il diritto a pensione entro il 31 agosto del 2012, di andare in pensione con i requisiti del sistema pensionistico precedente.
Erano presenti l'onorevole Manuela Ghizzoni del PD e Umberto Guidoni di SEL, insieme ad alcuni lavoratori coinvolti nella vicenda.

La FLC CGIL si è fatta portavoce di una revisione della riforma Fornero nelle parti che alterano i criteri di accesso all'assegno di pensione in maniera penalizzante per i lavoratori: dal superamento della soglia dei 40 anni come limite alla permanenza in servizio, alla mancata flessibilità di uscita che era prima garantita dalla pensione di anzianità, dall'aspettativa di vita che allunga a dismisura l'età di accesso alla pensione di vecchiaia, alla penalizzazione per i giovani che vivono oggi una situazione estrema di precariato e quindi di scarsa o nulla contribuzione per la futura pensione.
All'interno di queste problematiche, la vicenda dei lavoratori della scuola, essenzialmente nati nel 1952, assume il connotato di una ingiustizia nell'ingiustizia, pertanto la FLC CGIL interloquendo con i rappresentanti politici chiede un impegno per un provvedimento legislativo che sani la controversia.

Manuela Ghizzoni ha illustrato il lungo iter parlamentare dell'emendamento, l'altalena dei numeri degli aventi diritto che varia in maniera considerevole tra INPS e MIUR e che modifica la posta di bilancio che deve mettere in conto il MEF.
La parlamentare ha aggiunto che si continua a sperare che la legge di stabilità possa recepire l'emendamento di nuovo illustrato al Senato, se così non fosse si affida alla prossima legislatura la soluzione del problema.

La FLC CGIL continuerà la sua battaglia di sostegno ad una causa che si sarebbe potuta sanare nelle clausole di salvaguardia della riforma Fornero, riconoscendo che l'unica finestra di uscita per i lavoratori della scuola e quindi per la maturazione del diritto alla pensione è quella del 31 agosto, ultimo giorno dell'anno scolastico.

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