Rete della Conoscenza: 8 ottobre studenti in piazza per la difesa dell'istruzione pubblica
L'adesione alla manifestazione nazionale "Pubblico è futuro" che vedrà in piazza i lavoratori del pubblico impiego e della conoscenza.
Fonte: retedellaconoscenza.it
L’8 Ottobre le studentesse e gli studenti della Rete della Conoscenza, associazione che riunisce Link coordinamento universitario e Unione degli Studenti, si mobiliteranno a fianco dei lavoratori della conoscenza e della funzione pubblica per riaffermare che senza la difesa del pubblico non c'è uscita dalla crisi. Col Governo Berlusconi abbiamo assistito ad una distruzione sistematica di tutto ciò che è, o almeno era, pubblico: dai servizi pubblici, allo smantellamento delle tutele del lavoro, all'attacco alla scuola e all'università pubblica
Senza il pubblico resteremo in una società di ingiustizie e iniquità. C'è bisogno in questa fase di ripubblicizzare, anziché privatizzare, per costruire un nuovo modello di società e di sviluppo. L'esperienza del referendum del 12 e 13 Giugno con l'acqua deve diventare la strada maestra per difendere e riaffermare la difesa del pubblico.
In continuità con la data di mobilitazione studentesca nazionale del 7 Ottobre promossa dall'Unione degli Studenti, durante la quale studentesse e studenti di tutta Italia si mobiliteranno in quasi 90 città italiane, crediamo che sia fondamentale scendere in piazza anche nella giornata dell'8 Ottobre. Crediamo nel valore di una grande alleanza - dichiara Claudio Riccio, portavoce della Rete della Conoscenza - tra lavoratori della conoscenza e studenti. Ed è per questo aderiamo alla giornata di mobilitazione indetta dal sindacato.
Ribadiremo in quella piazza che è indecoroso che venga tagliato il 95% dei fondi per il DSU, piuttosto che 8 mld all’istruzione pubblica. E’ indecoroso che le studentesse e gli studenti di questo paese si trovino a studiare in scuole “instabili da morire” , oppure che debbano affrontare percorsi formativi sempre più ridotti al nocciolo e vuoti di contenuti. E’ indecoroso che ormai non esista più nessuna forma di borsa di studio - continua Riccio - e che essa venga sostituita da un’atrocità come quella del prestito d’onore.
In questa ottica di totale destrutturazione della società, è fondamentale capire che bisogna ripartire dal basso, costruire un nuovo modello di società basato soprattutto sulla conoscenza: ed è proprio per questo che negli ultimi due anni studentesse e studenti da tutta Italia stanno lavorando ad un progetto molto ambizioso, ma altrettanto necessario, che consentirebbe di riscrivere la scuola e l’università: l’AltraRiforma.
Siamo convinti che si può cambiare, si deve cambiare, ripartendo da noi, ripartendo dalle studentesse a dagli studenti, dai lavoratori, da coloro che credano che “Senza il servizio pubblico sei privato dei tuoi diritti”.