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“Sviluppo sostenibile e Green New Deal”, il resoconto dei lavori

Il report del convegno dell’11 febbraio 2020 organizzato dalla FLC CGIL sul tema della ricerca in campo energetico, ambientale e della sostenibilità.

14/02/2020
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Si è tenuta in CGIL, presso la sala Santi in Corso d’Italia 25, la giornata organizzata dalla FLC CGIL dal titolo “Sviluppo sostenibile e Green New Deal: non sono possibili senza ricerca e innovazione” sul tema della ricerca in campo energetico ambientale, e della sostenibilità, con particolare attenzione al ruolo dell’Enea, secondo ente di ricerca italiano, che in base alla nuova legge ha come obbiettivi l’innovazione tecnologica applicata all’energia e all’ambiente ai fini allo sviluppo sostenibile.

Con questa giornata la FLC CGIL e la CGIL, al massimo livello, hanno voluto evidenziare come la filiera energetico-ambientale, alla luce degli ambiziosi obiettivi dichiarati dalle istituzioni europee e nazionali, si deve proiettare verso quello che è stato definito un “Green New Deal”, rispetto al quale il processo di decarbonizzazione si coniuga con l’esigenza di un nuovo modello di sviluppo. Non è un caso che molti degli interventi hanno messo in rilievo che siamo alla vigilia di una sorta di “nuova rivoluzione”, che investe il sistema sociale a partire da quello produttivo, ma non solo. In questo contesto, l’Enea assume un ruolo centrale nella sua dimensione interdisciplinare rispetto alla filiera energetico-ambientale, suscitando una riflessione ed un confronto con le istituzioni in merito alla necessità di ristabilire un adeguato assetto oltre alla denuncia della mera attuale insufficienza di risorse finanziarie.

L’iniziativa, presieduta da Antonella Lai ricercatrice ENEA, è stata stimolata dalle relazioni introduttive di:

  • Carlo Buttarelli, responsabile della FLC CGIL per l’Enea, che ha evidenziato gli aspetti che dovrebbero caratterizzare l’Enea nell’ambito della rete della ricerca pubblica energetico ambientale.
  • Roberto Morabito, responsabile del Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali, che ha illustrato l’impegno dell’Enea sui temi della transizione verso la decarbonizzazione e l’economia circolare.
  • Daniela Palma, ricercatrice Enea ed economista sui temi del cambiamento tecnologico, che ha affrontato il ruolo dell’innovazione tecnologica e le criticità del finanziamento europeo ai fini del Green New Deal.

Sono seguite la videointervista al Prof. Luca Mercalli che ha evidenziato ancora una volta la gravità della crisi climatica e la lentezza delle risposte che si intendono dare e l’intervento della studentessa Arianna Petrosino della Rete delle Conoscenza – Studenti per l’ambiente, che ha suscitato l’attenzione ponendo la questione, tra le altre, della non neutralità della scienza e come gli impegni dichiarati per la formazione non trovino alcun riscontro nella realtà.

Successivamente si è tenuta la tavola rotonda presieduta dal giornalista de “La Repubblica” dott. Antonio Cianciullo, che si è aperta con l’intervento del neo Ministro per l’Università e Ricerca Prof. Gaetano Manfredi, che ha parlato di come tutto il sistema formativo dovrà affrontare le nuove sfide sia attraverso investimenti nel capitale umano, nei giovani ricercatori e una migliore utilizzazione dei fondi nazionali ed europei disponibili. Francesco Sinopoli, segretario generale della FLC CGIL, oltre a rispondere alle domande su come il sindacato intende fronteggiare i cambiamenti produttivi, ha sottolineato in particolare la necessità di un cambio di paradigma sul tema degli investimenti pubblici; l’O.le Gianni Girotto, presidente Commissione Industria Senato si è concentrato sui diversi provvedimenti in esame che se portati avanti costituiranno dei passi importanti nella direzione del Green New Deal; l’O.le Rossella Muroni, ha sottolineato le difficoltà che emergono quando si affrontano a livello governativo i temi ambientali, richiamando tra le varie proposte quella della necessità di incrementare notevolmente il numero dei dottorati su temi “green”. Il Dr. Massimo Bruno dirigente Enel, divisione sostenibilità e affari istituzionali, ha riassunto gli impegni con cui l’Enel si sta riposizionando rispetto agli obiettivi ambientali ed etici. L’O.le Roberto Morassutt, sottosegretario al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, ha sottolineato come ai fini del Green Deal siano rilevanti dissesto, consumo e recupero di suolo utilizzando le tecnologie a disposizione per la mappatura del territorio. Mentre il dott. Gian Paolo Manzella, sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico, ha affrontato il tema della crucialità della ricerca per il Green New Deal.

Nelle conclusioni il segretario generale Cgil Maurizio Landini ha ripreso il concetto di “rivoluzione” come cambiamento dato dalla trasversalità della tecnologia digitale in quanto l’innovazione del prodotto è anche innovazione culturale e che per questo i modelli di lavoro finora proposti non sono più adeguati, mentre va ripensato un modello nell’ambito del quale il confronto sindacale interviene nel processo di cambiamento, da subito. Riprendendo il concetto di non neutralità della scienza ha rilevato l’importanza della formazione all’interno dell’orario di lavoro. Peraltro, ha sottolineato come per dare impulso all’attività di ricerca siano necessari non solo nuovi finanziamenti, ma anche un ruolo attivo dei lavoratori. Su quest’ultimo punto l’Enea con la sua caratteristica di interdisciplinarietà può diventare un modello per lo sviluppo sociale dei territori ed è per questo che sono imprescindibili scelta di qualità per salvaguardare la sua missione.

Intervento di Maurizio Landini

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