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Organici scuola 2018/2019: docenti, continua la politica dei “tetti” predefiniti a livello nazionale. Non ci siamo!

Per i sindacati è indispensabile rispondere alle esigenze di funzionamento delle scuole.

27/03/2018
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Si è tenuta martedì 27 marzo 2018 al MIUR l’informativa sugli organici del personale docente per l’anno scolastico 2018/2019.

Durante l’incontro, risultato del tutto interlocutorio, il MIUR ha fornito una “fotografia” di quanto si prevede per il prossimo anno scolastico:

  • i posti da consolidare in organico di diritto, tutti posti comuni, sono 3.530
  • 800 posti dell’attuale organico potenziato saranno destinati all’Infanzia
  • 1.162 saranno i posti aggiuntivi per la riforma degli Istituti Professionali
  • il numero degli alunni calerà di circa 21.000 unità (-90.000 nell’ultimo triennio).

FLC CGIL, Cisl Scuola, Uil scuola, pur prendendo atto dell’incremento complessivamente previsto, ritengono che non sia assolutamente soddisfatta la necessità di mettere in campo una politica lungimirante in materia di organici, finalizzata all’ampliamento dell’offerta formativa.

Inaccettabile il ruolo del MEF che taglia invece di investire e traduce l’impegno di spesa di circa 150 milioni definiti nella legge di bilancio 2018 e oggetto dell’accordo del 22 dicembre 2017 soltanto in 3.530 posti aggiuntivi.

Non si ritiene inoltre condivisibile la scelta di non stabilizzare i posti di sostegno: poiché ogni anno da tempo vengono attivati migliaia di posti in deroga, se ne deve dedurre che si tratta di posti necessari che andrebbero pertanto stabilizzati.

Appare poi del tutto inaccettabile l’aver ricavato l’organico potenziato dell’Infanzia all’interno dell’attuale organico, a discapito degli altri ordini di scuola.

Parimenti inaccettabile che, come dalle previsioni del Miur, vengano tagliati posti al sud. Questa decisione rischia di non garantire la continuità didattica per i ragazzi e nello stesso tempo di ridurre la possibilità per molti docenti di avvicinarsi a casa.

Va “fotografata” la situazione relativa all’organico delle regioni del sud, mentre occorre incrementare i posti nelle realtà in cui la popolazione scolastica è in aumento.

FLC CGIL, Cisl Scuola e Uil Scuola hanno posto anche il problema della carenza di organico del personale educativo e sollecitato un’informativa specifica.

Per questi motivi si è chiesto un aggiornamento del confronto, con la possibilità di allargare l’analisi ad ulteriori dati. Il prossimo incontro è previsto per il 29 marzo alle 9,30.

Resta confermata la richiesta di stabilizzare tutti i posti indispensabili al funzionamento delle scuole, compresi quelli dati in deroga sul sostegno, nella convinzione che anche la stabilità del lavoro contribuisca a garantire la miglior qualità della didattica.

FLC CGIL CISL FSUR UIL Scuola RUA