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Al Ministro Carrozza chiediamo risposte concrete per ridare centralità alla scuola pubblica
Comunicato stampa di Domenico Pantaleo, Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.
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Dall'incontro del 28 gennaio con la Ministra Carrozza ci aspettiamo risposte concrete sulle tante emergenze che riguardano il personale della scuola.
Il mancato rispetto dei contratti e interpretazioni arbitrarie della legge Brunetta stanno peggiorando le condizioni di lavoro in tutti i comparti della conoscenza.
Finora le risposte sono state inconcludenti e le emergenze aumentano.
I temi più urgenti da affrontare nel confronto sono:
- il regolare pagamento degli stipendi e delle ferie per i precari
- la richiesta di restituzione delle somme legittimamente percepite per le posizioni economiche del personale ata
- la messa in discussione delle retribuzioni di posizioni e di risultato dei dirigenti scolastici
- il pagamento degli scatti maturati nel 2013
- il pagamento delle indennità per lo svolgimento delle funzioni superiori svolte dagli assistenti amministrativi e dai docenti in sostituzione dei DSGA e dei DS che reggono due scuole.
La FLC ha proclamato lo stato di agitazione e martedì 28 al Miur si terrà un primo presidio dei dirigenti scolastici.
Circa il pagamento degli scatti ribadiamo che occorrono risorse aggiuntive e quindi contrasteremo, in tutti i modi possibili, il taglio ulteriore del MOF perché penalizzerebbe i lavoratori della scuola, gli studenti e le famiglie.
In sede di conversione del decreto legge sugli scatti proporremo a tutte le forze politiche emendamenti per evitare ulteriori scempi contro la scuola pubblica.
Se le premesse sono quelle annunciate dalla Ministra Carrozza i margini per un esito positivo del confronto sono molto stretti.
Si apra immediatamente la stagione del rinnovo dei contratti e si stanzino le risorse necessarie a garantire un forte recupero salariale e la valorizzazione professionale che deve comprendere anche l'anzianità come succede in Europa.
Serve una radicale svolta per ridare centralità alla scuola pubblica, per stabilizzare i precari, per rispondere alla drammatica emergenza salariale e per ridare dignità e valore al lavoro in tutti i comparti della conoscenza. Basta con i tagli e la riduzione dei diritti! Per queste ragioni continueremo con le mobilitazioni fino allo sciopero.