Anagrafe degli studenti: la richiesta di alcuni dati personali è lesiva dei diritti civili e della privacy
Comunicato stampa di Domenico Pantaleo, Segretario generale Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.
La pubblicazione del decreto, in applicazione della normativa sul diritto-dovere all’istruzione e alla formazione, sull’anagrafe degli studenti suscita molti interrogativi sulle effettive finalità.
In particolare ci allarma ciò che è contenuto all’art. 2 comma 3 circa la possibilità che l’anagrafe possa contenere dati idonei a rivelare lo stato di salute, le convinzioni religiose o di altro genere e dati giudiziari indispensabili ad individuare il soggetto presso il quale lo studente assolve l’obbligo scolastico.
Non si capisce quale sarebbe il rapporto tra quelle informazioni, che vengono individuate come prioritarie, con la realizzazione del successo scolastico e formativo degli studenti, con l’assolvimento del diritto-dovere all’istruzione e con la vigilanza di tale obbligo.
Qual è l’uso reale che si vuole fare di quei dati e perché vengono individuati proprio quelle tipologie la cui rilevazione parte dalle scuole elementari?
Non si potrebbero determinare condizionamenti e discriminazioni nei percorsi di istruzione e formazione?
Quel dispositivo deve essere immediatamente cancellato perché è lesivo dei diritti civili e delle normative sulla protezione dei dati personali.