Collaboratori scolastici, ex LSU e appalti storici: finalmente siglata l’intesa risultato di una lunga battaglia
Comunicato stampa della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL
Roma, 19 maggio 2021 - Nella giornata di ieri, 18 maggio, è stata siglata una importante intesa fra il ministero dell’Istruzione e i sindacati rappresentativi della scuola sull’organico aggiuntivo per i collaboratori scolastici e il ripristino della sovranità del Contratto Collettivo Nazionale in merito alla mobilità.
L’intesa per quanto riguarda il personale di collaboratore scolastico, ha il pregio di salvaguardare, aggiungendoli, i posti di chi è in attesa da anni nelle graduatorie dei supplenti per essere immesso in ruolo e mette fine ad una vicenda iniziata nel 2000 con la giusta internalizzazione dei lavoratori ex LSU e appalti storici, e trascinatasi fino ad oggi con grave danno per la qualità dell’offerta formativa.
L’internalizzazione dei lavoratori ex LSU e appalti storici infatti, aveva creato una situazione problematica sulla quale abbiamo ostinatamente cercato di richiamare l’attenzione: da un lato, l’erosione dei posti destinati all’immissione in ruolo dalle graduatorie dei collaboratori scolastici precari dovuta alla giusta trasformazione da tempo parziale a tempo pieno dei contratti dei neoassunti ex LSU e, dall’altro, il blocco della mobilità che risultava penalizzante per i lavoratori perdenti posto.
L’Intesa supera questi problemi dal momento che viene sottoscritto l’impegno ad ampliare la platea organica dei collaboratori scolastici in numero corrispondente alle nuove necessità e affida al contratto la regolazione della mobilità in quelle scuole dove si crea esubero in presenza dei lavoratori ex LSU e appalti storici.
Si avvia dunque alla conclusione una storia iniziata come provvisoria venti anni fa, grazie alla determinazione della FLC Cgil che ha voluto l’internalizzazione e che ha continuato a battersi, anche in questo anno di pandemia – ben tre sono stati i sit in organizzati insieme con la CGIL e la FILCAMS Cgil nei mesi scorsi e innumerevoli i contatti con i parlamentari affinchè si facessero carico anche normativamente del problema – per raggiungere tali obiettivi.
Rimangono ora da tradurre in pratica gli impegni assunti da parte del Ministero, come anche rimane in piedi la necessità di consentire l’immissione in ruolo degli ex LSU con cinque anni di servizio (per i quali è stato emanato il bando dopo le nostre ripetute pressioni) includendovi con appositi variazioni normative coloro che non trovano posto nella propria provincia.