Contratto scuola: a quale Ministro devono credere i lavoratori della scuola?
Comunicato stampa di Enrico Panini
Comunicato stampa di Enrico Panini
La decisione assunta oggi dal Consiglio dei Ministri ha aspetti paradossali.
A fine dicembre 2002 il Ministro Moratti si impegnava, dopo attente verifiche, sulle risorse da mettere a disposizione del contratto in aggiunta agli stanziamenti per il recupero dell’inflazione.
Si trattava di 381,25 milioni di euro nel 2003 per i docenti e di 85 milioni di euro per gli ata a partire dal 2002.
Dopo oltre 100 giorni (bontà loro) dalla definizione di questo impegno del Ministro Moratti apprendiamo che il Consiglio dei Ministri ha fatto le pulci ed ha ridotto in modo significativo gli importi disponibili.
Visto che parliamo di numeri la prima questione da chiarire è a quale Ministro dobbiamo credere, e poi trarne le conseguenze.
Noi esprimiamo un giudizio negativo sulla decisione del Consiglio dei Ministri per quanto riguarda la riduzione delle risorse per il contratto e, forti della straordinaria partecipazione allo sciopero del 24 marzo, continuiamo a rivendicare il rispetto degli accordi di dicembre scorso con il MIUR.
L’ultima considerazione riguarda l’impegno assunto dal Presidente Berlusconi alcuni mesi fa quando assicurò che avrebbe "riempito d’oro gli insegnanti".
Non speriamo in tanto ma ogni volta non possiamo fare a meno di offenderci per l’assenza di qualsiasi coerenza fra parole e fatti.
Continuiamo a giudicare che questo governo tratta malissimo il personale della scuola.
Roma, 4 aprile 2003