Crescono gli iscritti a scuola e si riducono gli insegnanti. Una scelta che fa male al lavoro, alla scuola ed ai diritti.
Comunicato Stampa di Enrico Panini, Segretario Generale Federazione Lavoratori della Conoscenza Cgil
L’esame delle diverse realtà territoriali mostra – a pochi giorni dall’avvio dell’anno scolastico - situazioni pesantissime.
Riduzioni nel numero dei docenti, taglio degli insegnanti di sostegno a fronte di un incremento nel numero dei bambini disabili certificati, interruzioni di progetti di qualità in corso da anni in alcune province, autorizzazioni di classi a tempo pieno senza compresenza, una forte riduzione nei posti per quanto riguarda l’educazione degli adulti.
E l’elenco potrebbe continuare ancora a lungo.
La Finanziaria per il 2007 ha imposto scelte sugli organici che si confermano pesanti e sbagliate.
Una situazione paradossale e drammatica nello stesso tempo:
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dal 2000 al 2006 gli studenti sono costantemente aumentati (+ 200.000 unità circa);
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oggi ci sono più studenti che dieci anni fa.
Questo significa che ogni risparmio attuato riducendo gli organici non solo non è supportato da dati oggettivi, anzi, ma produce una spesa molto maggiore per i pesanti e prolungati costi sociali che questo determina.
Noi metteremo in atto – con le altre organizzazioni sindacali confederali - tutte le azioni di contrasto per assicurare alle scuole le condizioni per un servizio di qualità e per garantire il diritto allo studio.
Nei casi più gravi (i diritti degli alunni disabili) non esiteremo, in assenza di risposte positive, ad attivare ricorsi alla magistratura.
A fine giugno è stata sottoscritta, fra Governo e sindacati, l’Intesa sulla conoscenza: lì si dice con chiarezza che, dal 2008, la stagione dei tagli all’organico dei docenti e dei lavoratori ATA è definitivamente chiusa e che sarà sostituita dalla programmazione, dal sostegno alla qualità, dall’esame dei dati oggettivi (es.: le dinamiche sulle iscrizioni) , da una logica non contabile sulle risorse professionali.
E’ necessario risolvere con urgenza i problemi che si stanno accumulando in modo pesantissimo sull’inizio di questo anno scolastico e, da subito, bisogna mettere mano alla realizzazione concreta degli impegni sottoscritti che comportano una rivoluzione a 360° rispetto alle politiche di spesa conosciute negli ultimi quindici anni.
Roma, 30 agosto 2007