Dal Ministro Gelmini affermazioni infondate sulla scuola, ovvero la verità dei numeri deve essere rispettata
Comunicato stampa di Enrico Panini Segretario generale Federazione Lavoratori della Conoscenza Cgil.
Scarica il volantino sulle affermazioni del Ministro Gelmini
Il Ministro Gelmini da alcuni giorni, a sostegno delle proprie posizioni, utilizza percentuali e riferimenti quantitativi o fa affermazioni che lasciano intendere di poggiare su una base quantitativa certa.
In realtà la situazione, a partire dai fondamentali, non è quella descritta dal Ministro ed è particolarmente grave che i cittadini possano formarsi le proprie convinzioni a partire da informazioni errate.
Alcuni esempi:
Il
Ministro dice: “La spesa per la scuola è fuori controllo”
La
FLC risponde: Non è vero!
In questi anni la spesa per la scuola è costantemente diminuita.
I dati del MIUR dicono che negli anni '90 era il 3,9-4,0% del PIL, ora è del 2,8% del PIL.
Il
Ministro dice: “Aumentano i docenti, diminuiscono i bambini”
La
FLC risponde: Non è vero!
Dall'anno scolastico 2001/’02 fino all'anno scolastico 2007/’08 gli alunni sono costantemente cresciuti mentre i docenti sono diminuiti del 4-5% (si vedano i dati del MIUR).
Il
Ministro dice: “Il 97% della spesa per la scuola è destinata agli stipendi”
La
FLC risponde: Non è vero!
La spesa per l'istruzione è composta da 42 mld dello stato, più 10 mld di regioni ed enti locali, in totale 52 mld.
Per gli stipendi del personale si spendono 40 mld circa, che su 52 mld complessivi rappresentano il 78% del totale, una percentuale inferiore al 79% che è la media europea.
Roma, 18 settembre 2008