Decreto legge sul precariato: il governo si muove a spanne
Il Governo continua a muoversi con un pressappochismo inaccettabile
Comunicato stampa di Enrico Panini
Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza Cgil
Sul precariato il Governo continua a muoversi con un pressappochismo inaccettabile.
Approva ora un Decreto Legge, che si era rifiutato di approvare a settembre scorso, quando ormai tutti i tempi sono ampiamente a rischio:
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quelli per aggiornare le graduatorie permanenti;
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quelli per fare le immissioni in ruolo con immediato diritto alla retribuzione;
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quelli per cominciare il nuovo anno scolastico regolarmente.
Il Decreto Legge non risolve i problemi, perché eredita tutte le contraddizioni contenute nel testo del Disegno di Legge arenatosi al Senato, ed il contenzioso giuridico continuerà a lievitare alimentando incertezza e confusione funzionali a chi opera per togliere autorevolezza alla scuola pubblica.
Si confermano scelte incomprensibili ed inaccettabili, come quella di valutare il servizio militare come servizio utile a tutti gli effetti per le graduatorie, determinando gravi sconvolgimenti nelle graduatorie.
Il Decreto Legge conferma due scelte politiche che da tempo la Cgil Scuola denuncia e contro le quali siamo convinti che occorra costruire da subito un'ampia mobilitazione unitaria:
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la precarizzazione delle condizioni e dei diritti di chi lavora nella scuola ormai rappresenta una scelta strategica. Non a caso il Governo ha stabilito un numero di immissioni in ruolo che è ridicolo rispetto all'effettiva disponibilità di posti mentre il numero dei precari ha raggiunti livelli da record;
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facilitare l'attuazione della Legge Moratti nella parte in cui stabilisce l'assunzioni dei docenti su chiamata nominale da parte delle scuola.
Questa è la vera scelta politica del Governo.
Noi risponderemo da subito con decisione e assieme alle altre Organizzazioni.
Roma, 2 aprile 2004