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Discutibili modalità di ispezione nelle scuole...

Comunicato stampa di Enrico Panini

21/12/2001
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Comunicato stampa di Enrico Panini

Il Paese ha bisogno di una buona scuola pubblica, laica, pluralista, dove libero è l’insegnamento. Per questo abbiamo respinto con forza le iniziative dell’on. Garagnani e dell’on. Balboni, tese a denunciare le scuole, ree di esercitare il diritto costituzionale al libero insegnamento. Quelle iniziative avevano il chiaro intento di controllare e limitare questo fondamentale diritto, per assoggettarlo invece a culture e interessi di parte. Mai avremmo creduto che nel nostro Paese si potessero mettere in discussione e fossero a rischio le libertà fondamentali dei cittadini e delle stesse istituzioni pubbliche. Le ispezioni ministeriali, che sono seguite, hanno alla fine dimostrato che proprio laddove l’esercizio di quella libertà è pieno si garantiscono un’alta qualità del servizio e la formazione al pensiero critico e autonomo dei giovani, linfa per un sistema davvero democratico.

Ma durante quelle ispezioni pare siano accaduti fatti incresciosi, che ricordano un clima intimidatorio d’altri tempi, tempi che credevamo lontani e non solo dal punto di vista del calendario. Le dichiarazioni delle alunne e degli alunni parlano di interrogatori, di atteggiamenti inquisitori da parte degli ispettori incaricati, che evocano una scuola di regime piuttosto che una libera scuola. Quelle dichiarazioni devono trovare subitanea, decisa, chiara ed autorevole smentita: la richiedono la nostra coscienza democratica e la necessità di demolire quel clima da censura che si respira nel Paese in questi giorni.

Roma, 21 dicembre 2001