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Edilizia scolastica: “grave che UPI e ANCI si dicano contrari alle modifiche dell’attuale testo unico sulla sicurezza”

Comunicato stampa di Francesco Sinopoli, Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.

26/07/2017
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L’audizione del 25 luglio dei rappresentanti di UPI e ANCI da parte delle Commissioni riunite VII Cultura e XI Lavoro sul disegno di legge di modifica dell’attuale Decreto Legislativo sulla sicurezza ha messo drammaticamente in evidenza quanto succede nelle scuole: mancanza di risorse e incerta attribuzione delle competenze.

Secondo il Segretario Generale della FLC CGIL Francesco Sinopoliè grave che UPI e ANCI si dicano contrari alle modifiche dell’attuale testo unico sulla sicurezza, necessarie a fare chiarezza circa l’attribuzione di competenze e responsabilità tra dirigenti scolastici ed Enti Locali, mentre ci sarebbe solo un problema legato all’insufficienza di risorse  messe a disposizione di Comuni e Province”.

Lo stato dell’edilizia scolastica italiana è invece estremamente problematico e le responsabilità in capo ai dirigenti scolastici per le inadempienze degli Enti Locali sono diventate intollerabili.

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E ancora Sinopoli continua: “le future generazioni hanno diritto a formarsi in scuole belle e sicure in cui gli ambienti di apprendimento siano adeguati  alle innovazioni della didattica”.

La revisione del Testo Unico rappresenta perciò una formidabile occasione per creare le necessarie condizioni di serenità per scuole e famiglie, secondo il principio di leale collaborazione tra istituzioni pubbliche.

La dirigenza scolastica va sgravata una volta per tutte e con molta chiarezza dalle responsabilità che le vengono impropriamente attribuite: i dirigenti scolastici datori di lavoro per gli aspetti organizzativi e gli enti locali per gli aspetti strutturali.

Una definizione certa delle competenze e un piano investimenti pluriennali sono la via maestra per superare quella che è una vera e propria emergenza nazionale: la sicurezza e la bellezza delle nostre scuole per una didattica nuova.

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