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Finanziaria 2008: verso nuovi tagli per scuola, università, ricerca e Afam?

Per la FLC Cgil il tempo delle giustificazioni, delle attese e dei rinvii è scaduto! Pretendiamo dal Governo risposte di crescita e sviluppo

27/09/2007
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Comunicato stampa di Enrico Panini, Segretario Generale FLC Cgil

Rispetto al quadro generale emerso ieri dall'incontro Governo-Sindacati sulle linee portanti della Legge Finanziaria in corso di predisposizione, nella giornata di oggi emergono elementi ulteriori e nuovi che sembrano indicare una scelta di penalizzazione per i settori della conoscenza: Scuola, Università, Ricerca, Accademie di Belle Arti e Conservatori appaiono di nuovo, come già l'anno scorso, investiti da tagli e risparmi di spesa generalizzati; e ciò a fronte di una situazione che in molte realtà è ai limiti della possibilità di assicurare il funzionamento ordinario, quando non sono costrette alla chiusura, come è il caso drammatico, in queste ore, dell'Accademia di Perugia.

Tutti gli analisti indicano concordemente i settori della formazione e della ricerca come il punto strategico su cui fare leva per riprendere un percorso virtuoso di crescita dell'economia e della società civile. E, puntualmente, le affermazioni di principio vengono smentite dai fatti al momento delle scelte, facendo prevalere una logica ragionieristica euna falsa cultura del sacrificio, secondo la quale meno soldi si danno, più si incentivano le istituzioni a comportamenti virtuosi.

Siamo ormai ampiamente oltre i risparmi virtuosi: siamo ad una politica di taglio dei servizi e di riduzione dell'offerta ai cittadini, una politica che porta la Scuola, l'Università, la Ricerca, la formazione artistica e musicale a scomparire dall'orizzonte concreto dei diritti di cittadinanza.

La Legge Finanziaria 2008 rappresenta la cartina di tornasole su cui valutare un Governo insoddisfacente e lontano dalle premesse programmatiche che esso stesso si è dato; il tempo delle attese, delle giustificazioni, dei rinvii, è scaduto.

O ci sono, qui e oggi, a risanamento avviato, risposte di crescita e sviluppo; o, se questo quadro viene confermato, da domani faremo sentire la nostra voce, insieme a tutto il sindacato confederale, in tutte le sedi che la democrazia mette a disposizione.

Roma, 27 settembre 2007