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La decisione del Consiglio Regionale della Lombardia che introduce il buono scuola è grave e inaccettabile.

Comnicato stampa di Enrico Panini

29/09/1999
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COMUNICATO STAMPA DI ENRICO PANINI Segretario Generale della Cgil Scuola

La decisione del Consiglio Regionale della Lombardia che introduce il buono scuola è grave e inaccettabile.

La maggioranza del Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato ieri l'introduzione di un buono scuola da assegnare alle famiglie i cui figli frequentano le scuole gestite da enti privati.
Questa decisione della Giunta Formigoni e del centro destra lombardo è grave e inaccettabile.
L'introduzione di finanziamenti alla scuola privata, attraverso un contributo alle famiglie, è incostituzionale, non solo perché la competenza a legiferare in materia è del Parlamento italiano e non delle Regioni, ma anche perché esso viola palesemente l'art.33 della Costituzione.
Dalle prime dichiarazioni il Presidente Formigoni afferma che l'approvazione della legge regionale "rappresenta un'altra tappa importantissima nella battaglia per la parità scolastica".
E' del tutto evidente la netta contrapposizione politica, e di merito per quanto riguarda le soluzioni adottate, non solo con le posizioni sostenute dalla Cgil Scuola ma con lo spirito ed il carattere del DDL sulla parità già approvata al Senato ed ora in discussione alla Camera.
L'assenza di copertura finanziaria, inoltre, rende ancora più esplicito il carattere strumentale della proposta, evidentemente finalizzata a provocare uno scontro politico.
Chiediamo al Governo di prendere posizione e di esprimersi nel merito della legge approvata in Lombardia, rimettendo il testo al Consiglio Regionale.
La manifestazione promossa da Cgil Cisl Uil Scuola della Lombardia per giovedì 7 ottobre a Milano, rappresenta per noi una importante occasione unitaria per esprimere il netto dissenso dei sindacati della scuola dalla decisione del consiglio regionale.

Roma, 29 settembre 1999