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Sperimentazione della "Riforma": tornano le classi differenziate in Lombardia

Comunicato stampa, Enrico Panini

08/08/2002
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COMUNICATO STAMPA DI ENRICO PANINI

Dal 1° settembre verrà applicata in Lombardia l’Intesa firmata dal Ministro Moratti e dal Presidente Formigoni con la quale si cancella il vincolo dell’assolvimento dell’obbligo scolastico nella scuola superiore.

Infatti, si potrà assolvere l’obbligo scolastico frequentando Centri privati di formazione professionale.

La differenziazione dei ragazzi e delle ragazze per censo e per esiti scolastici trova così la sua prima concreta attuazione con la costruzione di due canali separati fra scuola e formazione professionale ed i ragazzi con maggiori difficoltà vengono affidati alle cure del privato.

Si anticipa così in Lombardia una parte fondamentale della “riforma” della scuola (la separazione fra istruzione e formazione) presentata dal Governo ma non ancora discussa e non ancora approvata dal Parlamento.

Rispetto al pasticcio della sperimentazione per la scuola dell’infanzia ed elementare qui c’è (se possibile) un problema in più: una Legge dello Stato (la Legge 9/’99) prevede che l’assolvimento dell’obbligo scolastico possa avvenire solo nelle scuole di Stato!!

Con questa sperimentazione si cambia ... musica: il mercato privato svolgerà dal 1° settembre funzioni che oggi competono allo Stato per Costituzione e per Legge.

Non è finita: le scuole autonome sono ridotte a semplici esecutrici perché non hanno voce in capitolo esclusa l’eventuale adesione o meno alla sperimentazione; i programmi di insegnamento non ci sono; i Centri di Formazione Professionale sono piegati a farsi carico di compito non loro; nessun organo della scuola (men che meno il CNPI) ha mai discusso questa sperimentazione clandestina.

Addirittura, si prevede un ruolo anche per le scuole private legalmente riconosciute, cioè scuole che per legge non fanno parte del sistema scolastico e che dal 2003 non dovrebbero esistere più.

In assenza di ripensamenti Cgil e Cgil Scuola contrasteranno con netta determinazione iniziative che riportano l’orologio del nostro Paese ad un tempo nel quale la scuola sanciva le differenze di ceto anziché operare per superarle.

Quel tempo pensavamo di aver lasciato abbondantemente dietro le spalle!