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Stabilizzazione precari: inadeguati i provvedimenti annunciati dal Governo

Comunicato stampa di Domenico Pantaleo, Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.

27/08/2013
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I provvedimenti annunciati sulla pubblica amministrazione per quanto riguarda i comparti della conoscenza pur rappresentando un passo in avanti sono inadeguati a garantire la stabilizzazione di tutti i precari.

La norma che introduce ordinarie procedure concorsuali, prevedendo il riconoscimento della professionalità del lavoro precario, è infatti poco utile a parità di vincoli e risorse. Il percorso "speciale" per il reclutamento fino al 31 dicembre 2015, con l'utilizzo del 50% delle risorse assunzionali per concorsi interamente riservati è ugualmente molto poco incisivo rispetto al numero attuale di precari.

A fronte della grande enfasi posta dal Presidente del Consiglio sulla necessità di una selezione è inaccettabile che si costringono i precari di università e ricerca a un ennesimo concorso anche laddove hanno già superato prove concorsuali ed esistendo strumenti contrattuali di tenure track che dovrebbero essere esigibili.

Consideriamo importante l'annunciata normativa su INGV che rappresenta la possibilità di risolvere effettivamente una problematica che si trascinava da anni come sollecitato dalle organizzazioni sindacali più e più volte anche con uno sciopero recente. Vogliamo però sottolineare che esistono anche altre situazioni di emergenza che meritano immediata attenzione.

È inoltre inconcepibile l'ennesima distinzione nelle procedure di reclutamento tra enti di ricerca vigilati dal MIUR e altri enti.

La FLC CGIL darà battaglia per ottenere le necessarie modifiche nel percorso di approvazione dei provvedimenti.