Contratto “Istruzione e Ricerca”: l’incontro all’ARAN sulla sezione AFAM
Prosegue il confronto sul rinnovo del CCNL con riunioni specifiche per i singoli settori.
Il 9 gennaio si è svolto il previsto incontro all’ARAN per proseguire la trattativa per il rinnovo del CCNL del comparto “Istruzione e Ricerca” relativamente alla sezione AFAM.
Filo diretto sul contratto
L’ARAN ha illustrato le proprie proposte su parte dell’articolato contrattuale ricalcando sostanzialmente quanto previsto nella pre intesa sottoscritta recentemente per le Funzioni Centrali e riprendendo alcune parti dei vigenti CCNL dell’ex comparto AFAM.
L’ARAN si è riservata di illustrare in una successiva riunione la parte economica del rinnovo del CCNL.
La discussione che si è sviluppata non è entrata nel merito di tutte le questioni, ma ha consentito alle Organizzazioni Sindacali presenti di illustrare le proprie posizioni.
La FLC CGIL ha sostenuto come l’obiettivo strategico del nuovo CCNL debba essere quella di accompagnare il sistema AFAM verso la sua definitiva collocazione nell’ambito dell’istruzione terziaria. In questo senso il profilo della docenza, arricchito con l’istituzionalizzazione della ricerca connessa alla didattica, e il pieno riconoscimento dell’attività artistica come elemento ineludibile della professionalità, sono aspetti che dovrebbero connotare il nuovo CCNL. A questo occorre aggiungere l’elaborazione di un nuovo sistema di classificazione professionale del personale tecnico-amministrativo accompagnata da forti azioni di formazione, in linea con la mission dell’alta formazione artistica e musicale.
È necessario dare una risposta adeguata al problema della II fascia, risposta che la politica non è riuscita a dare se non in maniera largamente insufficiente (vedi le norme inserite nella legge di bilancio).
Occorre allargare e non restringere le materie oggetto di contrattazione integrativa, a partire dalla negoziabilità di tutte le risorse utilizzate per retribuire il personale. In questo senso l’assenza tra queste materie della mobilità è un errore molto grave che rischia di esacerbare i conflitti fra le varie tipologie di personale.
Nella nostra proposta il contratto deve essere “inclusivo”, ovvero non limitarsi a normare solo il personale a tempo indeterminato e determinato, ma anche altre tipologie contrattuali che operano nelle istituzioni afam e di questo per ora non c’è traccia nell’elaborazione dell’ARAN.
La trattativa riprenderà a breve, anche sulla base di quanto illustrato dalle Organizzazioni Sindacali le cui istanze dovranno ricevere una risposta da parte dell’ARAN nel corso del prossimo incontro che non è stato ancora calendarizzato.