Conferenza di Produzione ENEA: "Idee in movimento"

  • 17:40

    Guglielmo Epifani conclude la giornata. Dichiara che la Cgil sta riflettendo su tutto il sistema ricerca e sottolinea come manchi una elaborazione analoga da parte di altri soggetti. E’ un impegno della Cgil perché formazione e ricerca sono per noi cruciali, come dimostrato dagli scioperi organizzati a sostegno del settore. Il sapere al centro dello sviluppo per declinarne la qualità. Ricorda come l’obiettivo dell’accordo del ’93 fosse proprio quello di invertire una tendenza in termini di qualità degli investimenti privati. Obiettivo perduto e oggi si spende meno in ricerca nel settore privato mentre nel mondo le risorse destinate all’innovazione comunque intesa sono triplicate. E’ questo il dato che condiziona pesantemente la produttività che dal ’98 è diminuita.
    C’è un problema che riguarda le imprese, le loro dimensioni, per cui la componente pubblica deve essere quella più attiva, anche perché i problemi posti qui in Enea sono straordinariamente simili a quelli del CNR e comuni ad altri enti di ricerca.
    Si dà il meglio tra i 35 e i 40 anni e noi umiliamo le energie e le persone che si dedicano a questo lavoro. Bisogna frenare la fuga dei cervelli all’estero, e migliorare le condizioni per una vera mobilità dei ricercatori, mettendo al centro il merito individuale per poter lavorare meglio come sistema.
    Nello specifico dell’Enea non è possibile fare tutto pur di sopravvivere, focalizzare la missione, garantire i finanziamenti fondamentali necessari.
    Lavorare molto e in fretta perché l’insieme degli enti diventino veramente il sistema della ricerca del Paese, consentendo interscambi tra istituzioni diverse.

  • 17:10

    Prende la parola il Sen. Filippo Bubbico dichiarando che considera importante l’iniziativa della FLC Cgil per aver restituito protagonismo ai lavoratori, alla loro analisi che potrà aiutare il Governo nella necessaria sintesi.
    Il petrolio a 100 dollari al barile può essere considerato una opportunità per accelerare la trasformazione degli apparati produttivi. In primis spostando risorse dal petrolio ai servizi per l’efficienza energetica. Scelta che il Governo ha già pienamente operato.
    Per quanto riguarda la piattaforma FLC Cgil, il Governo si impegna alle necessarie verifiche ma sceglierà in tempi brevi.
    Intanto, ritiene che il tema del regolamento è maturo per consentire un suo rapido cambiamento. Occorre valorizzare tutte le competenze accumulate negli anni per utilizzarle su progetti strategici, ad esempio Industria 2015.
    Occorre creare le condizioni perché le imprese siano convinte che valga la pena investire in Enea.
    Occorre prendere atto che la precarietà va risolta e che essa non può costituire la politca delle risorse umane.
    Sulla questione nucleare concorda sulla necessità di recuperare credibilità delle istituzioni dopo il caso Scanzano, che ha interrotto un percorso di partecipazione. Si può fare attraverso il rigore e un assetto istituzionale già proposto alle Regioni; concorda che la Sogin, in quanto operatore unico, non possa fare tutto, ma debba essere ricondotta alla sua missione industriale; per quanto riguarda l’Enea deve garantire lo sviluppo delle competenze indipendentemente dalle scelte future sul nucleare.
    Chiediamo un respiro lungo? In Italia è difficile ma qualcosa si può fare: ad esempio il Quadro strategico nazionale che mette insieme tantissime risorse anche comunitarie. In questo quadro esiste la possibilità per l’Enea di inserirsi utilmente.
    Occorre sostenere la cultura della cooperazione e sviluppare rapporti con le regioni che hanno queste risorse.

  • 16:50

    Maura Liberatori, sulla base dei contributi pervenuti in forma collettiva e individuale dai vari centri dell’ENEA, che hanno portato alla redazione di un documento di sintesi, presenta le considerazioni e le richieste FLC Cgil al Governo e ai vertici dell’Ente.

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  • 16:10

    Interviene il presidente Luigi Paganetto. La sua relazione prende le mosse dallo stato di demotivazione del personale nonostante le grandi competenze e potenzialità presenti in Enea. Al problema ritiene di poter rispondere ricollocando l’Ente nel mondo della ricerca, rivalutando il merito. Della questione, ricorda il presidente, è stato già investito il CdA, cui è stato sottoposto il tema della valutazione, stante obiettivi della ricerca e metodi per conseguirli. Ricorda che la scelta di entrare nel comparto di contrattazione della ricerca è stata operata pienamente dell’ente, richiama la necessità per una transizione innovativa verso il comparto e la sua conseguente richiesta di revisione del regolamento di ente, in coerenza con la legge sull’autonomia degli EPR. Sul regolamento fa notare che l’organizzazione verticistica prevista non è coerente con la natura multidisciplinare delle attività dell’ente.
    Tra le priorità per l’Enea pone quindi la trasparenza, e il ricambio generazionale. Al proposito sottolinea la necessità di individuare tutti gli strumenti idonei ad una maggiore mobilità e interscambio con altri enti almeno a livello europeo.

  • 15:50

    Sergio Grauso affronta, tra gli altri, il tema della gestione del personale, della valorizzazione delle risorse e della necessità di migliori direttive da parte della dirigenza dell’Ente.

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  • 15:45

    Francesca Bonfigli richiama i problemi del precariato nei suoi aspetti individuali e collettivi professionali. Rivendica un passo più deciso verso la stabilizzazione, concorsi, sistema unico di reclutamento, verso una maggiore trasparenza.

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  • 15:40

    Andrea Feo riferisce del convegno sull’Enea nel Mezzogiorno, organizzato dai centri di Trisaia e Brindisi, illustrandone il contenuto.

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  • 15:35

    Antonio Aiello, dopo aver illustrato le attività del centro del Brasimone, pone il problema del percorso di formazione e reclutamento dei giovani, che auspica più vicino ai meccanismi europei.

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  • 15:25

    Carlo Artioli affronta un possibile ruolo dell’Enea anche in relazione alla mancanza di cultura scientifica nel paese, e i vincoli che questa circostanza pone per lo sviluppo economico. Auspica che si superi per l’Ente la politica del “fate qualsiasi cosa purché vi paghino”, per ritornare a migliore ricerca di base, a migliore utilizzo degli impianti a più qualificata presenza in Europa.

  • 15:20

    Interviene in teleconferenza Franco Nola dal centro della Trisaia. Il suo intervento si sofferma in particolare sulla carenza di tecnici che possano sostituire i più esperti che stanno andando in pensione. Problema diffuso nei vari centri dell’Enea.

Torna l’appuntamento in cui le lavoratrici
e i lavoratori di scuola, università, ricerca
e AFAM possono far sentire la loro voce.

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