Conferenza di Produzione INVALSI: "Idee in movimento"

  • 13:50

    Prende la parola per le conclusioni Gianna Cioni (Segretaria Nazionale FLC) che inizia ringraziando tutti quelli che hanno lavorato per questa iniziativa e per il contributo portato da tutti gli interventi.
    Questo è un appuntamento importante ma certamente non finale.
    E’ nostra intenzione proseguire nella strada intrapresa oggi, anche per verificare gli impegni, importanti che oggi sono stati qui assunti.

    In un Ente di ricerca è fondamentale il trinomio programmazione-autonomia–valutazione; valutazione anche delle persone, che nel mondo della ricerca è un fatto acquisito .
    Così come è necessaria la stabilità del posto di lavoro, senza la quale è penalizzata la qualità stessa dell’attività di ricerca.

    Per la FLC l’attività di valutazione del sistema scolastico è fondamentale e quindi questo è un istituto che riveste un ruolo determinante.

    Ma a proposito di autonomia, consideriamo non pertinente per un ente di ricerca l’emanazione di direttive annuali, mentre è necessario il piano pluriennale da parte del vigilante, in cui si indicano le priorità. Annualmente si possono produrre degli aggiustamenti, per l’eventuale necessità di aggiornare, modificare alcune parti di quel piano.

    L’Ente deve essere soggetto terzo rispetto al Governo e alla maggioranza politica del momento.

    Occorre far calare l’autonomia dentro l’organizzazione dell’Ente: occorre, quindi, garantire la presenza di un organo di governo stabile, così come stabili devono essere i lavoratori dell’Ente.

    A garanzia dell’autonomia dell’Ente va costituito un Comitato scientifico, di cui devono far parte almeno per metà le migliori teste che lavorano dentro l’istituto, indicate su base elettiva.
    L’organizzazione non deve essere gerarchica, ma cooperativa. Eventuali responsabili di settori o progetti devono essere i migliori e operare come stimoli e non come capi. E tutto questo lo si può fare da subito.

    Missione importante Nella società della conoscenza la missione dell’INVALSI è fondamentale ma, stabilita la missione, occorre definire l’organico necessario. Non ci sarà più il blocco delle assunzioni quindi oltre alle stabilizzazioni è possibile far crescere l’organico.

    Ed ognuno deve svolgere il proprio ruolo, ben delineato.

    Qui sono stati assunti impegni, da parte del Ministero come da parte dei Commissari: ribadiamo che per valutarne la serietà e la concretezza il tempo non è una variabile indipendente.

    Sul tema delle esternalizzazioni molto è stato detto: ribadiamo la nostra contrarietà, anche perché esse sono persino vietate dalla legge!

    Altra questione è il necessario rapporto con altri soggetti: un ente di ricerca vive del rapporto con gli altri, ne trae linfa, arricchimento. Ma nulla ha a che vedere questo tema con quello di affidare all’esterno attività proprie dell’Ente!

    Siamo molto soddisfatti del lavoro di oggi, che testimonia anche della opportunità/necessità di procedere in modo coeso.

    L’unica cosa che ci dispiace, come FLC Cgil è il risultato qui riportato dalle elezioni delle RSU: evidentemente non siamo stati capaci di farci conoscere e far apprezzare dai lavoratori il nostro impegno. Anche su questo garantiamo il nostro impegno a migliorare le nostre relazioni.

  • 13:30

    Prende la parola il dott. Mario Dutto (Direttore generale del dipartimento dei coordinamenti scolastici).
    I lavori di questa giornata non sono comuni: la qualità è stata elevata grazie all’impegno di tanti anche se il contesto in cui si trovano è particolarmente difficile.
    I Commissari hanno iniziato a lavorare per il futuro dell’INVALSI. Il Ministero si troverà un INVALSI autonomo ed efficiente. La relazione tra ministero ed ente deve migliorare. Il Ministro stabilisce le priorità, anche con qualche elemento di contesto. Ci sono anche leggi sull’INVALSI sulle quali il Ministero deve esprimersi.
    Occorre lavorare insieme e il dialogo deve rinforzarsi e questo sarà più facile se l’ente stesso si rafforzerà.
    E’ urgente la costituzione del comitato di indirizzo ed è già possibile ora.
    Le risorse disponibili devono essere utilizzate al meglio, sia quelle stabili che quelle assegnata per compiti specifici.
    C’è piena disponibilità ad aumentare le risorse anche utilizzando meccanismi di anticipazioni in attesa della legge.
    Lo stesso vale per la pianta organica, usando le leggi esistenti, ma anche aumentandola sulla base della missione.
    La vigilanza del Ministero riguarda sia gli aspetti amministrativi, sia la missione da costruire, sia la responsabilità politica per il miglioramento dell’offerta formativa. La valutazione del sistema scolastico è fondamentale, non se ne può fare a meno. Per fortuna c’è l’INVALSI che è anche al servizio delle scuole.
    E’ importante che oltre alle valutazioni internazionali ci siano anche quelle nazionali.
    Va detto che l’INVALSI ha prodotto ottimi ricercatori, deve ora potenziare la sua capacità di produrre ricerca. Finalmente nel paese comincia a diffondersi la cultura della valutazione e il merito è dell’INVALSI.
    Anche il Ministero deve avere un’idea più aperta della ricerca: è un processo. Occorre porsi il problema di come si costruisce un ricercatore in questo settore. Un aspetto cruciale è come un ente di ricerca autonomo si rapporta con il sistema scolastico autonomo oltre a come lo fa il Ministero.
    Stiamo lavorando tutti in assoluta discontinuità con il passato.

  • 12:50

    Maria Brigida (Segretaria nazionale FLC) presenta le proposte sull’INVALSI e le richieste che si basano sull’elaborazione che è stata fatta per preparare questa conferenza e che hanno condotto ai diversi contributi che sono stati presentati. La sintesi che viene ora presentata è fatta propria dalla FLC.
    L’INVALSI è un ente di ricerca ed è fondamentale per il paese. Oggi però è un ente precario come struttura, come organizzazione, come personale.

    • Deve cessare l’instabilità, occorre autonomia dal decisore politico ed essere un ente terzo.

    • Occorre una dirigenza scientificamente autorevole.

    • Occorre un comitato scientifico.

    • Occorre un piano di sviluppo pluriennale e non delle direttive ministeriali.

    • Deve essere garantita autonomia alla scelta delle metodologie.

    • La valutazione deve esser di sistema e non collocarsi sopra la scuola.

    • Il piano di sviluppo deve avere risorse pubbliche adeguate alla missione.

    • Occorre un nuovo modello organizzativo che renda possibile un lavoro cooperativo ed organico.

    • Le esternalizzazioni non vanno bene.

    • Occorre trasparenza nell’uso delle risorse finanziarie.

    • L’attuale pianta organica non va bene. Per rilanciare l’ente è necessario personale.

    Vogliamo siglare anche qui un protocollo sul precariato.

    Scarica l’intervento integrale

  • 12:40

    Il dott. Antonio Pileggi (Direttore generale dell’INVALSI) porta il suo saluto e ricorda il lavoro fatto da tanti anni sulla valutazione del sistema scolastico insieme con quello sull’autonomia che ormai viene riconosciuta.
    Ci sono voluti 30 anni per fare decollare l’ente e stabilire un primo organico. Ora si sta cercando di riempirlo.
    In questa legislatura ci sono già 4 leggi che fanno riferimento all’INVALSI. Oggi ci sono quindi le potenzialità per un pieno sviluppo dell’ente.

  • 12:00

    Prende la parola il dott. Piero Cipollone (commissario dell’INVALSI) che chiarisce che le linee di sviluppo dell’INVALSI non possono essere ridisegnate dai commissari che devono solo riorganizzare l’ente e che scadono il 30 giugno 2008.
    A fine ottobre è stato approvato il decreto che permetterà uno sviluppo, una direzione autorevole e la piena attuazione della missione dell’ente. Fino ad oggi non c’è stata una politica continuativa e questo è un male.
    Le metodologie di valutazione devono tenere conto del contesto. Oggi si sta cercando di ribaltare il rapporto con le scuole: servire alle scuole informazioni e non pretenderle da queste. I dati in realtà già ci sono, sono elaborati dall’ISTAT. Ci si sta attrezzando per abbinarli alle scuole.
    Fino ad oggi le informazioni possedute non sono state utilizzate per una pianificazione globale.
    Sui prodotti si è imparato che le scuole producono molto, ma l’apprendimento deve essere collegato con abbandoni, debiti e recuperi. Alle scuole devono essere fornite informazioni soprattutto sui processi perché vengano attuati comportamenti integrati e coerenti con gli obiettivi.
    Per quanto riguarda gli output occorre cambiare i momenti di valutazione e ripensare i framework di riferimento. Dalla valutazione deve discendere un supporto alle scuole per aumentare il valore aggiunto a cominciare da quelle che hanno più problemi. La scuola ha un ruolo fondamentale per il riscatto sociale ma non lo sta svolgendo ancora pienamente.
    Per tutti questi obiettivi ci vuole un ente che funzioni.
    I commissari hanno trovato al loro insediamento un ente virtuale, senza organigramma. Hanno firmato contratti per i co.co.co.. Ora occorre costruire un’organizzazione che valorizzi le professionalità e assegnare i diversi ruoli.
    E’ stato stabilito un percorso dentro al quadro normativo dato: definizione delle tabelle di equiparazione, messa a punto delle modifiche richieste dai revisori, poi riempimento della pianta organica.
    Il futuro sarà l’attuazione delle leggi a partire dalla finanziaria 2008. I contratti a tempo determinato sono quello che oggi si può fare. Ma anche t.d. su fondi esterni, ad esempio per contribuire al PON o a progetti internazionali (insieme con l’ISFOL) e con una parte dei fondi a carico della Comunità Europea.
    Si è proposto un cambio delle modalità di partecipazione a PISA: essere ente di servizio delle regioni.
    Con tutti questi strumenti si vuole dire basta alla precarietà.
    Il commissario termina affermando che occorre aumentare la qualità del lavoro INVALSI incentivando lo spirito di gruppo.

  • 10:55

    Francesco Sinopoli (Dipartimento nazionale precariato della FLC) presenta i contenuti della Finanziaria 2008 nella attuale versione. Il rapporto di lavoro normale nel Pubblico Impiego è quello a tempo indeterminato. Nel testo approvato in Senato c’è una norma coerente con la campagna "Perché noi no?" e sono confermate le stabilizzazioni previste dalla Finanziaria 2007. Viene reso disponibile il fondo già previsto anche se la sua quantificazione è ancora incerta.
    Noi chiediamo alle amministrazioni di costruire un percorso di stabilizzazione per tutti ed al Governo di eliminare il vincolo della pianta organica.

    Scarica l’intervento integrale

    Seguono domande di chiarimento.

  • 10:40

    Nicoletta Di Bello presenta le problematiche del precariato nell’INVALSI. Il numero dei precari dipende anche dalla scarsa volontà di valorizzare il personale stabile. La FLC si è sempre battuta contro la piaga del precariato cresciuto qui anche per le incertezze politiche. I precari sono meno liberi, facilmente ricattabili, non vedono riconosciuto il loro lavoro. Ma ci rimette anche l’ente che in questa situazione non può essere riconosciuto come un ente di eccellenza.
    Oggi ci sono 33 co.co.co. laureati e 23 diplomati con contratti spesso brevissimi. La pianta organica approvata (42) è del tutto inadeguata alla missione assegnata all’ente.
    I lavoratori si sentono rappresentati da quanto qui è stato detto e aspettano risposte.

    Scarica l’intervento integrale

  • 10:25

    Sara Romiti parla di organizzazione e valorizzazione professionale del personale. Nell’istituto è mancato un governo stabile e scientificamente autorevole. Ciò ha comportato problemi nel personale: molti comandati se ne sono andati. I rimanenti hanno avuto carichi di lavoro sempre maggiori e con modalità non trasparenti. Si è ridotta l’autonomia del lavoro in particolare in quello di ricerca. Sono arrivate nuove competenze, ma senza nessun piano organico e nessun progetto di crescita professionale. Manca ogni formalizzazione degli incarichi. Si è allargato il numero dei consulenti esterni sia nella ricerca sia nei servizi; ciò è avvenuto senza alcuna comunicazione sulle motivazioni, i risultati attesi ed ottenuti ed i costi.
    Si chiede quindi una dirigenza autorevole, una definizione chiara dei ruoli, il riconoscimento delle professionalità e la trasparenza.

    Scarica l'intervento integrale

  • 10:10

    Iniziano le presentazioni dei contributi dei lavoratori dell’INVALSI elaborati attraverso un lavoro collettivo, di cui si ringrazia tutti i lavoratori.
    Donatella Poliandri affronta il tema della missione dell’ente. L’INVALSI è un ente di ricerca sulla valutazione del sistema educativo; deve essere riconosciuto come ente terzo, autorevole che offra ai decisori politici, all’opinione pubblica ed al sistema educativo informazioni, metodologie e strumenti. E’ per troppo tempo mancata una politica di indirizzo chiara e trasparente. Ora ci sono novità positive. Ma ancora non c’è un progetto organico. Occorre costruirlo attraverso sia la valorizzazione delle competenze interne, sia dialogando con utilizzatori, destinatari e comunità scientifica complessiva. Occorre costruire consenso e definire un patto tra valutatori e valutati. La valutazione non è discriminazione ma aiutare a crescere. Una valutazione indipendente non può che essere svolta da un ente autonomo.

    Scarica l'intervento integrale

  • 10:05

    Giuseppe Cappucci (Segretario Generale CGIL Castelli) ricorda l’importanza che la CGIL attribuisce alla ricerca come motore dello sviluppo ed alla lotta che da tempo si sta conducendo contro il precariato troppo diffuso in questo settore ed in questo ente. Le tematiche su cui oggi la CGIL è specialmente impegnata sono il precariato, la questione salariale ed il fisco. Si tratta di problemi pesanti sui quali è però possibile fare dei consistenti passi avanti anche a livello unitario.

Presentazione del libro il 18 novembre, ore 15:30
Archivio del Lavoro, Via Breda 56 (Sesto San Giovanni).

LEGGI LA NOTIZIA