I diritti non vanno in ferie
I diritti non vanno in ferie quattro campagne di mobilitazione della Cgil Scuola
I diritti non vanno in ferie
quattro campagne di mobilitazione della Cgil Scuola
La Cgil Scuola ha avviato da alcune settimane a livello provinciale una campagna di iniziative articolata su temi di particolare rilievo per quanto riguarda i diritti dei lavoratori della scuola e la qualità della scuola pubblica.
La campagna è incentrata su questi temi:
a) immissioni in ruolo dei lavoratori docenti ed ata;
b) retribuzioni in tempi equi;
c) i protocolli fra MIUR e Regioni, ovvero no al fatto compiuto;
d) le emergenze ata.
Di seguito sintetizziamo per ogni argomento le ragioni fondanti della nostra iniziativa. Queste ragioni, purtroppo, traggono ulteriore alimento dai fatti accaduti in questi ultimi giorni
Sul primo tema, le immissioni in ruolo.
A fronte di 30.000 nomine programmate con un Decreto del novembre 2000, il MIUR ha chiesto l’autorizzazione per 21.000 nomine dal 1° settembre. Da alcuni giorni è chiaro che entro il 31 luglio NON si faranno nomine in ruolo nonostante che ci siano oltre 100.000 posti vacanti. E’ molto difficile che vengano fatte nomine in ruolo successivamente. Chiediamo che tutti i posti disponibili siano utilizzati per le nomine in ruolo dal 1° settembre con decorrenza giuridica ed economica.
Abbiamo diffidato, fra gli altri, i Ministri dell’Istruzione e del Tesoro dal non procedere alle nomine.
Stiamo raccogliendo firme su un appello.
Nei prossimi giorni predisporremo una denuncia di massa contro le gravi scelte del Ministro.
Sul secondo tema, retribuzioni in tempi equi.
Ormai è diventata "regola" ricevere la retribuzione per attività pagate con il Fondo o con compensi occasionali a distanza di mesi, se non di anni. Lo stesso risultato relativo ai compensi per gli esami di stato, in sé buono, è molto depotenziato se pensiamo al tempo che intercorrerà fra la prestazione ed il suo pagamento. Gravi ritardi permangono per quanto riguarda la tempestività nel pagamento delle retribuzioni. Intendiamo gestire una campagna straordinaria di denunce e protesta perché la retribuzione è un diritto e non un optional!
Sul terzo tema, dalla predica del dialogo alla pratica del fatto compiuto.
Per ora con Lombardia, Sicilia e Trentino. Prossimamente con il Veneto ed altre regioni. La linea di applicazione della riforma dal 1° settembre, viste le difficoltà parlamentari e l’opposizione nelle scuole e nel Paese, è quella del fatto compiuto. Per il Ministro l’Italia è un Paese nel quale non si applicano le Leggi ma si attuano i disegni di Legge! Dal 1° settembre lanceremo iniziative coordinate a tutti i livelli.
Sul quarto tema, le emergenze ata.
Due sono i problemi più urgenti: il riconoscimento dell’anzianità effettiva per i lavoratori transitati dagli Enti Locali; il superamento degli appalti e delle collaborazioni per arrivare ad una stabilizzazione di questi posti.
Sul primo vogliamo rimettere al centro dell’attenzione i temi oggetto del nostro ricorso alla magistratura, sul secondo le proposte che l’intera Cgil metterà rapidamente in campo contro ogni esternalizzazione di funzioni fondamentali per l’attività delle scuole.