Un tempo pieno di futuro, genova 1 giugno 2004
Dalle lotte contro la legge Moratti, nuove idee per cambiare la scuola
Proteo Fare Sapere Nazionale
Cgil Scuola Nazionale
Cgil Dipartimento Formazione
Proteo Fare SapereLiguria
Cgil Scuola Liguria
Cgil Liguria
UN TEMPO PIENO DI FUTURO
Dalle lotte contro la legge Moratti, nuove idee per cambiare la scuola
Convegno Nazionale
Genova 1 giugno 2004
Palazzo agenzia delle Entrate
Sala della Piramide,
Via Fiume 2 (vicinanza stazione Brignole)
RAGIONI E OBIETTIVI DEL CONVEGNO
A conclusione di un anno scolastico di lotte controla Moratti sulla scuola dell’infanzia, elementare e media, il convegno si pone l’obiettivo di avviare una riflessione sulle ragioni di una mobilitazione che ha ottenuto significativi risultati e che dovrà proseguire fino al ritiro del provvedimento.
Nelle tante manifestazioni e iniziative che hanno riempito le piazze e le scuole del nostro paese nell’intento di “fermare la Moratti” è nata una nuova alleanza tra insegnati e genitori, tra scuola, società civile e enti locali, tra associazioni professionali, sindacati, forze sociali e politiche.
Per fermare un disegno di restaurazione, volto a cancellare le esperienze migliori, è scesa in campo la scuola, quella del tempo pieno, dell’innovazione diffusa e delle sperimentazioni, quella che ha creduto nelle opportunità dell’autonomia scolastica e che chiede riforme positive, orientate al successo scolastico di tutti.
A questa scuola si rivolge il convegno perché consolidi le ragioni della propria radicale opposizione alla Legge 53 e, al tempo stesso, sviluppi il pensiero del cambiamento necessario per la costruzione di una scuola pubblica effettivamente inclusiva.
L’esperienza del tempo pieno, in particolare, è stata al centro dell’ampio movimento di lotta contro la politica scolastica del governo, non solo per la difesa di una formula scolastica rispondente alla domanda sociale, ma per la qualità dell’offerta formativa.
Obiettivo del convegno è, quindi, partire dall’analisi dei fattori qualitativi di questa esperienza (i tempi distesi, la corresponsabilità degli insegnanti, la progettazione unitaria, la ricerca didattica, l’attenzione al contesto sociale, …) per riaffermarli e svilupparli attraverso l’autonomia scolastica in contrapposizione ai modelli regressivi derivanti dalla legge Moratti.
Inoltre, il convegno intende contribuire a una più ampia comprensione delle trasformazioni sociali e culturali in corso su cui fondare proposte di riforma della scuola italiana capaci di connettersi alle sue migliori esperienze.
Rita Assandri per prima ha espresso questa idea di partire dalle lotte in difesa del tempo pieno, particolarmente vivaci nella sua Genova, per guardare avanti, per immaginare la “scuola che vogliamo”. Il convegno cercherà di realizzare questa sua intuizione, ricordando così l’impegno e l’intelligenza che Rita ha dato alla scuola a al sindacato.