Adeguamento pensioni al CCNL
Nei giorni scorsi abbiamo inviato, insieme con i sindacati scuola Cisl e Uil, una lettera al Miur per chiedere conto della mancata applicazione del nuovo contratto a coloro che sono andati in pensione a decorrere dal 1° settembre del 2002.
Nei giorni scorsi abbiamo inviato, insieme con i sindacati scuola Cisl e Uil, una lettera al Miur per chiedere conto della mancata applicazione del nuovo contratto a coloro che sono andati in pensione a decorrere dal 1° settembre del 2002. Il problema riguarda diverse migliaia di persone per le quali i ritardi dell’amministrazione stanno producendo danni economici rilevanti. Si tratta infatti di adeguare la base di calcolo di ciascuno di questi lavoratori, sia per la pensione che per l’indennità di buonuscita, e conseguentemente rideterminare gli importi di competenza. Tra l’altro, per chi è andato in pensione d’anzianità dal settembre del 2003 il differimento di sei mesi della corresponsione della buonuscita previsto in questi casi dalle norme, consentirebbe di evitare, anche se solo per questo aspetto, di dover intervenire in due riprese.
Siamo alle solite: spostando nel tempo la corresponsione di quanto dovuto nella sostanza si sta realizzando, sulla pelle dei pensionati, un misero risparmio per le casse dell’erario stremate dalle “cure” del creativo ministro dell’economia.
Il problema, tra l’altro, potrebbe essere aggravato dalla confusione che si è creata in seguito all’annullamento da parte del TAR della gara con cui si affidava il Sistema Informativo ad un nuovo gestore.
In ogni caso, ci aspettiamo di ricevere risposte convincenti che facciano riferimento ad impegni precisi quanto ai tempi e agli strumenti con i quali si deve affrontare questo problema. In caso contrario siamo pronti a ricorrere alle azioni di tutela individuale e collettiva per il personale coinvolto.
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Prot. n. 4/9 EP/vm-gr Roma, 10 febbraio 2004
Abbiamo ricevuto dalle nostre strutture periferiche numerose e convergenti segnalazioni circa il mancato adeguamento delle pensioni e del TFS al personale collocato a riposo a partire dal 1° settembre 2002, cui competono gli incrementi retributivi relativi al primo biennio di vigenza del CCNL 2002-05 con le ovvie conseguenze sul trattamento pensionistico.
Il rilevante danno economico che hanno dovuto subire le diverse migliaia di persone interessate rischia di essere accentuato dalla prospettiva che si aggiungano ulteriori ritardi a quello fin qui accumulato.
Da informazioni assunte direttamente risulta, infatti, che nessuna indicazione operativa in merito sia stata fornita ai competenti uffici dei CSA.
Tale situazione, per il numero di persone coinvolte e per il lungo lasso di tempo trascorso dall’entrata in vigore del nuovo contratto, richiede che si attivino immediatamente le procedure necessarie a garantire la certezza dei diritti maturati .
Restiamo in attesa delle determinazioni che codesta Amministrazione assumerà, riservandoci di valutare le più opportune iniziative a tutela degli interessi lesi.
Distinti saluti.