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Incontro con il Sottosegretario V. Aprea sui Decreti attuativi della legge 53/03

Si è svolto il pomeriggio del 17 febbraio scorso l’incontro, presieduto dall’on. Valentina Aprea, riguardante le proposte di decreti attuativi della legge 53/03 su Alternanza scuola lavoro Istituto Nazionale di Valutazione del Sistema di Istruzione (INVALSI), Diritto/dovere all'Istruzione.

19/02/2004
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Si è svolto il pomeriggio del 17 febbraio scorso l’incontro, presieduto dall’on. Valentina Aprea, riguardante le proposte di decreti attuativi della legge 53/03 su Alternanza scuola lavoro Istituto Nazionale di Valutazione del Sistema di Istruzione (INVALSI), Diritto/dovere all'Istruzione.
In realtà le proposte di decreto presentate riguardano soltanto l’Alternanza scuola lavoro e l’INVALSI, mentre sul diritto dovere è stato consegnato un “Appunto” (così è stato definito il testo consegnato), essendo il decreto ancora in fase di definizione.
L’incontro è iniziato con una articolata introduzione dell’on Aprea, tesa in buona parte a spiegare i contenuti dell’”Appunto” sul diritto dovere, sulla cui base si articolerà il relativo decreto. In proposito, il lavoro di definizione – a detta del Sottosegretario – è in corso d’opera e richiederà particolare attenzione a motivo della sua complessità e rilevanza. Particolare enfasi è stata posta sulla istituzione di una anagrafe degli studenti e sulla gratuità dei primi due anni del secondo ciclo.
La relazione ha teso a collocare la scelta del Governo - di superare l’obbligo scolastico a favore del diritto dovere per 12 anni - sui due macroscenari rappresentati dalla società della conoscenza e dalle indicazioni dei vertici europei, a partire da quello di Lisbona.
Per l’emanazione del relativo decreto sarà necessario il concerto con il Ministro del Lavoro e le Regioni, nonchè ulteriori incontri con i sindacati.
Sull’Alternanza scuola lavoro, il sottosegretario ha sottolineato gli obiettivi - perseguiti dalla riforma e centrali nella bozza di decreto - di diversificare i percorsi di istruzione e formazione e di favorire l’incontro degli apprendimenti promossi dagli istituti scolastici e formativi con le esperienze di lavoro.
Sull’INVALSI l’accento è stato posto sull’obiettivo di esercitare controllo e valutazione dal centro su un sistema, la cui gestione, a motivo delle trasformazioni intervenute nell’ultimo decennio, dipende sempre meno dal Centro.
Nel dibattito che ne è seguito la CGIL e la CGIL scuola hanno presentato le seguenti posizioni:
- Resta del tutto invariato il giudizio negativo della CGIL e della CGIL scuola sulla legge n. 53, ulteriormente avvalorato dal primo decreto attuativo per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo. Ciò non impedisce il confronto sulle singole questioni al centro della decretazione, nell’auspicio che diventi un confronto vero e non un semplice scambio di informazioni;
- la discussione su Alternanza e Diritto-dovere ha poco senso se si sviluppa al di fuori e prima della definizione dell’impianto del secondo ciclo da formalizzare attraverso l’apposito decreto: anzi, rispetto ad esso, si ignorano del tutto scelte e decisioni. Resta pertanto difficile discutere decreti che riguardano il secondo ciclo, senza sapere che configurazione avrà lo stesso. Da ciò la richiesta di proseguire il confronto, sul quadro più complessivo dell’architettura del futuro sistema di istruzione e di formazione e di rinviare la discussione sui due decreti dell’Alternanza e del Diritto-dovere in una fase successiva;
- sull’Istituto di valutazione, l’attenzione va posta più che sugli apprendimenti, che sono sempre il risultato di variabili non tutte governabili dalla scuola, sul funzionamento del sistema scuola a livello di singola istituzione, di territorio e di amministrazione centrale. Va, quindi, ripresa e riconsiderata l’idea di un sistema di valutazione indipendente dal potere ministeriale, in grado di raccogliere ed elaborare dati sul funzionamento e sui risultati, meno condizionati dai vertici ministeriali e funzionali a scelte più affidabili di miglioramento e innovazione. In ogni caso va garantito il rispetto del ruolo dell’autonomia scolastica, costituzionalizzata, riconoscendo e valorizzando anche il processo di autovalutazione delle scuole.
Gli interventi degli altri rappresentanti sindacali hanno sostanzialmente ripreso, condividendole, le riflessioni precedentemente riportate.
In conclusione, prima delle precisazioni dell’on. Aprea, è intervenuta la dottoressa Nardiello che ha soprattutto ricordato come il nuovo testo sull’Alternanza ha recepito la maggior parte delle osservazioni e proposte delle OOSS.
Il Sottosegretario ha infine ripreso il tema dell’importanza del confronto con le organizzazioni sindacali – di cui in verità si era perso ogni traccia - sui vari passaggi della riforma e si è impegnata a “congelare” i due decreti, prima di un incontro preliminare su una proposta di decreto sul diritto-dovere, che però non potrà dire nulla sull’assetto del secondo ciclo di istruzione, materia ancor più complessa e che richiede, quindi, tempi più lunghi.

Roma, 19 febbraio 2004