Assunzioni in ruolo, graduatorie d’istituto
L’incontro di questa mattina al MIUR ha affrontato e concluso il confronto sui criteri della ripartizione del contingente delle immissioni in ruolo.
L’incontro di questa mattina al MIUR ha affrontato e concluso il confronto sui criteri della ripartizione del contingente delle immissioni in ruolo.
Rimane non esplicitato e quindi di natura strettamente politico il criterio di ripartizione dei posti fra docenti e ATA. Tale ripartizione, rapportata ai posti disponibili, è del 18,6% per i docenti e del 2,7% per gli ATA.
Il criterio di ulteriore distribuzione territoriale e sui posti e classi di concorso è dunque la percentuale così definita, applicata agli altri livelli.
Rispetto alle classi di concorso, ai posti e ai profili a bassa rarefazione territoriale che, in virtù di ciò, potrebbero non vedere mai la definizione di un’unità di posto, il correttivo proposto è il seguente: la somma dei resti (decimali) a livello regionale, produce una quantità di posti che viene ridistribuita a livello provinciale senza alterare la dotazione attribuita alle varie province. Lo stesso meccanismo regolerà la distribuzione all’interno della provincia dove, le unita di posto così ricavate, andranno a beneficio delle graduatorie con i resti più elevati.
I posti poi che verranno coperti da personale già in ruolo in altro posto o classe di concorso, non verranno sottratti alla dotazione complessiva, ma avverrà lo scorrimento della graduatoria.
La FLC CGIL non condivide, perché priva di criteri, la suddivisione dei posti fra docenti e ATA che rimane una responsabilità politica dell’amministrazione.
Condivide invece i criteri individuati per la successiva distribuzione.
Contingente ATA: l’amministrazione intende non adottare lo stesso criterio di proporzionalità numerica nella distribuzione dei posti rispetto ai profili ATA.
Intende cioè attribuire al profilo di DSGA e a quelli amministrativo e tecnico la metà dei posti che il criterio numerico avrebbe attribuito ai collaboratori scolastici, per una scelta di funzionalità scolastica.
La FLC CGIL non ha assolutamente condiviso tale scelta, infatti pur riconoscendo il bisogno di funzionalità delle scuole, ha chiesto che l’amministrazione si faccia carico di tale problema e non lo scarichi sui diritti delle persone che attendono la stabilità sui posti di collaboratori scolastici.
La vertenza da noi aperta sulla internalizzazione dei servizi, riceve da questo episodio, ulteriore conferma.
Per conoscere l'esatta ripartizione dei 15000 posti tra docenti/educatori/ata, di attribuzione dei contigenti numerici alle classi di concorso e alle singole provincie, bisognerà attendere l'emanazione del Decreto ministeriale che dovrebbe avvenire nei primi giorni della prossima settimana.
Graduatorie d’istituto: l’amministrazione invierà alle OOSS il modulo proposto e la bozza di decreto, rimandando alla prossima settimana la definizione di tale partita.
Roma, 16 luglio 2004