Elezioni CSPI, si vota il 7 maggio 2024

Home » Scuola » Emanare un concorso ordinario e un riservato: risolvere i problemi della direzione

Emanare un concorso ordinario e un riservato: risolvere i problemi della direzione

Il 19 luglio 2004, su richiesta di FLC Cgil, Cisl e Uil Scuola, si terrà un incontro tra le Organizzazioni Sindacali richiedenti e i rappresentanti dell’Amministrazione del MIUR.

15/07/2004
Decrease text size Increase  text size

Il 19 luglio 2004, su richiesta di FLC Cgil, Cisl e Uil Scuola, si terrà un incontro tra le Organizzazioni Sindacali richiedenti e i rappresentanti dell’Amministrazione del MIUR.

La richiesta nasce dalla necessità di affrontare la complessa e complicata situazione che si è venuta a determinare, a seguito delle inadempienze e delle scelte sbagliate, oltre che connotate da totale incompetenza, attuate in merito dal Governo.

Gli errori fondamentali del Governo sono stati quelli di emanare solo il concorso riservato ai Presidi Incaricati triennalisti senza bandire il contestuale concorso ordinario, come prevede la legge, e quello di non mettere a concorso il numero reali di posti corrispondente al bisogno delle scuole. Per farsi prendere oggi dalla tentazione di “chiamare” esterni al mondo scolastico per dirigere le scuole…..a causa della mancanza di Dirigenti Scolastici.

Le conseguenze, più volte denunciate dalla CGIL scuola, sono disastrose per le scuole e per la tutela dei diritti del personale interessato:

  • triennalisti a pieno titolo esclusi dalle assunzioni in ruolo nella regione,

  • triennalisti a pieno titolo costretti a fare domanda fuori regione,

  • triennalisti a pieno titolo che rischiano di non trovare il posto a cui hanno diritto nelle regioni presso cui chiederanno di andare,

  • alto numero di posti dello stesso concorso riservato che rimarranno vacanti,

  • maturazione di un credito per aver superato il concorso da parte del personale che ha partecipato anche senza aver titolo (Presidi Incaricati non triennalisti e Docenti comandati) al concorso stesso;

  • numero altissimo di scuole che rimarranno senza Dirigenti titolari anche dopo l’espletamento dello stesso concorso ordinario di recente annunciato (e autorizzato grazie soprattutto alle lotte e alle pressione dei Sindacati confederali).

Occorre che il Governo, unico responsabile di questo inenarrabile pasticcio, e l’Amministrazione si assumano la loro responsabilità per trovare le soluzioni conseguenti.

La FLC Cgil, anche alla luce della situazione che si è venuta a determinare alla conclusione del concorso riservato, avanza le proposte seguenti, che possono essere risolutive, per quanto attiene alla contraddittoria situazione esistente, e inclusive, per quanto attiene alla tutela di ogni tipologia di personale interessato:

  • garantire ai Presidi incaricati a pieno titolo l’assunzione in ruolo, senza riserve e con precedenza assoluta, secondo quanto prevede il bando, in primo luogo nella Regione e poi nelle Regioni prescelte;

  • indire il concorso ordinario con il numero reale di posti, essendo 1500 un numero assolutamente lontano dal reale bisogno ed essendo 1500 un numero che lascia aperto il varco alle pulsioni antiscolasti che del Governo che o pensa di ricorrere a Dirigenti “esterni” alla scuola o pensa di razionalizzare la rete;

  • bandire, contestualmente all’ordinario, un concorso riservato a cui attribuire un numero reale di posti che deve risultare non solo dal calcolo dell’effettivo fabbisogno (posti in aggiunta ai 1500) ma anche dal recupero dei posti del riservato appena concluso e che non saranno assegnati;

  • trovare lo spazio, nell’ambito dei provvedimenti precedenti, per riconoscere il credito acquisito da coloro (riservatari) che hanno partecipato con successo al concorso riservato, e in primo luogo da chi è in possesso di un triennio di incarico.

Roma, 15 luglio 2004