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Alternanza scuola lavoro, diritto-dovere: l’Anci chiede risposte urgenti al Governo

Decreti scuola superiore

20/09/2004
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Decreti scuola superiore
Il Presidente dell’Anci, Leonardo Domenici, ha scritto al Ministro per gli Affari regionali, Enrico La Loggia, nella sua veste di presidente della Conferenza unificata, una lettera nella quale si tratta il tema dei Decreti del Ministero dell’Istruzione sull’alternanza scuola-lavoro e sul diritto-dovere all’istruzione, riformulati secondo le “richieste avanzate dalle Regioni e dall’Upi nella seduta politico-tecnica del 21 luglio.

Roma, 20 settembre 2004

“In merito desidero precisare – prosegue Domenici - che alla riunione del 21 luglio e nelle precedenti, era presente anche l’Anci, che pur condividendo le richieste presentate dalle Regioni e dalle Province, cui si è associata formalmente, ha avanzato richieste di cui non si è tenuto conto né allora, nella risposta del Miur, né oggi, nelle due note in riferimento. Le richieste possono essere riassunte come segue:

A-stanti le norme generali sul diritto allo studio e l’individuazione attuale degli enti tenuti a fornire agli studenti che rientrano nella fascia - ex obbligo, oggi diritto dovere - tutti i servizi previsti dalle leggi, statali e regionali, non abrogate, (mense, trasporti, libri di testo, sussidi per disabili, etc, etc,) quale è l’ente che dovrà fornire tali prestazioni ai nuovi 125.000 alunni –dati Miur? In sintesi, l’estensione dell’obbligo farà capo ai comuni o alle province?

B-trattandosi di ulteriori competenze, l’Anci si chiede dove sia indicato il finanziamento per i servizi, che le leggi prevedono come obbligatori e cui i cittadini hanno diritto, proprio in virtù dell’estensione degli anni di scuola che hanno il diritto-dovere di frequentare?

In base a questi motivi l’Anci riteneva irrimandabile la discussione e l’intesa sul piano programmatico finanziario, previsto del resto come prioritario e in tempi abbondantemente scaduti, dalla legge 53/2003.

A nessuna di queste irrimandabili questioni è stata data risposta né scritta né orale, né politica né tecnica, per cui l’Anci ha, come è noto, deciso di disertare la Conferenza del 29 luglio.

Ma poiché il ruolo fondamentale della Conferenza mantiene per l’Anci tutto il suo valore, mi rivolgo a te affinché questi argomenti possano essere oggetto di chiarimento prima che i due provvedimenti proseguano il loro iter, considerato che la previsione legislativa della legge Moratti, di una intesa sul piano programmatico e sulla utilizzazione delle risorse è in stridente contrasto – conclude il presidente dell’Anci - con la miriade di provvedimenti che stanno utilizzando, secondo priorità non concertate, le scarse risorse disponibili”.