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Comunicato: Bilancio 2005; CNR-INAF; Procedure di reclutamento; Concorsi Intesa e art. 64

Comunicato: Bilancio 2005; CNR-INAF; Procedure di reclutamento; Concorsi Intesa e art. 64

23/05/2005
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CNR - COMUNICATO

Bilancio preventivo per l’esercizio 2005

CNR-INAF

Criteri per il reclutamento del personale

Procedure concorsuali Intesa CNR-MIUR e art. 64 CCNL

Mobilitazioni per il rinnovo contrattuale

Bilancio preventivo per l’esercizio 2005

Il giorno 16 maggio u.s. s’è tenuta una riunione tra l’Amministrazione CNR, presente il Direttore Generale, Dott. Angelo Guerrini, nel corso della quale è stato illustrato il bilancio preventivo per l’esercizio 2005 approvato dal Consiglio d’amministrazione nella seduta dell’11 maggio.

Innanzi tutto, rileviamo che l’informazione resa non è stata all’altezza di quanto sarebbe stato richiesto dalla fase delicata che l’ente attraversa. Non possiamo che esprimere preoccupazione per l’assenza d’adeguate tabelle di dettaglio circa la ripartizione delle risorse tra i vari capitoli di spesa. A causa di ciò, considerato anche che l’Amministrazione non ha fornito risposte adeguate alle richieste di chiarimenti avanzate dalle organizzazioni sindacali, la presentazione s’è limitata ad un’esposizione di massima delle linee generali. Non è stato possibile verificare in dettaglio le spese destinate al personale, rispetto alle quali la delegazione di parte pubblica non ha fornito alcuna delucidazione circa, ad esempio, la consistenza degli accantonamenti obbligatori in vista del rinnovo contrattuale, le risorse previste per il rinnovo dei contratti in scadenza nel 2005 e per le progressioni di livello nei profili.

Si tratta di una grave anomalia nelle modalità di presentazione del bilancio, illustrato oltretutto dopo la sua approvazione da parte dell’organo di governo, che pone le organizzazioni sindacali nell’impossibilità sostanziale di esercitare il proprio ruolo.

La CGIL, rilevata l’assenza delle condizioni necessarie per poter considerare l’incontro esaurito, ne ha chiesto l’aggiornamento. L’Ente, impegnandosi a produrre tutte le informazioni mancanti, ha dato la propria disponibilità a proseguire il confronto, prima dell’approvazione del bilancio, in occasione dell’incontro già fissato per il 24 maggio p.v. e rinviato, per ragioni tecniche, al 1° giugno.

Nonostante la genericità delle informazioni fornite, i dati forniti c’inducono ad esprimere alcune perplessità.

Il pareggio, obbligatorio per legge per il bilancio preventivo, è perseguito ricorrendo anche ad operazioni tecnicamente spregiudicate e politicamente discutibili. Sul piano tecnico, osserviamo che alcuni degli interventi previsti per il 2005 si basano essenzialmente su operazioni una tantum difficilmente ripetibili negli esercizi successivi. Si pensi, in particolare, al fatto che la pur pregevole scelta di destinare ad investimenti in apparecchiature circa 20 milioni d’euro trovi, di fatto, copertura finanziaria soltanto grazie alle previste alienazioni immobiliari, i cui introiti sono preventivati in 40 milioni di euro. L’entità stessa dei trasferimenti complessivi alle strutture di ricerca dipenderà dalle modalità con cui tale operazioni si concretizzeranno.

I riflessi sul piano politico ci appaiono particolarmente gravi. Riconosciamo, pur con i limiti suddetti, l’utilità di misure mirate ad incrementare la disponibilità di risorse nell’immediato. Al contempo, non possiamo ignorare i rischi connessi con un’enfasi eccessiva sui risultati attesi a seguito dell’adozione di misure una tantum. Le pesanti difficoltà generate, non soltanto al CNR, dalle miopi politiche d’assegnazione delle risorse proprie del Governo e, nella fattispecie, del Ministro Moratti, rischiano di passare in secondo piano, accreditando contemporaneamente l’immagine di un Ente in buona salute, nonostante i tagli, in grado addirittura d’incrementare l’entità dei trasferimenti alla propria rete scientifica. Insieme al giudizio positivo circa la qualità delle attività programmate nella rete scientifica e il contributo di rilievo che esse possono offrire allo sviluppo del Paese, ribadiamo la nostra preoccupazione per l’inadeguatezza dei segnali che giungono dall’esecutivo e dal ministero vigilante.

In questo grave quadro appare quasi come una conseguenza necessaria la contrazione delle risorse previste per la “ricerca libera”. Queste, 20 milioni di euro, risultano al 70% (14 milioni di euro) impegnate in spese di personale. È un piccolo ma efficace indicatore dell’effettivo stato di salute dell’Ente.

CNR-INAF

È stata formalizzata, come previsto dall’articolo 32, comma 3 del D. Lgs. 138/2003, l’intesa tra i vertici CNR e INAF in merito all’individuazione del personale destinato a confluire dal CNR all’INAF. L’intesa, illustrata alle organizzazioni sindacali nel corso dell’incontro avuto il 17 maggio, prevede la permanenza presso il CNR di tutto il personale che ha presentato domanda di trasferimento presso strutture del CNR. Riguardo al personale a tempo determinato, è previsto che transitino all’INAF 6 unità di personale a tempo determinato (3 a tempo pieno e 3 a tempo parziale) i cui contratti sono finanziati con fondi ordinari, nonché le unità di personale con contratti a tempo determinato finanziati a valere su fondi esterni.

Alle 317 unità di personale a tempo indeterminato per le quali è prevista l’effettiva confluenza nell’INAF vanno aggiunte 10 ulteriori unità, costituite dai futuri vincitori dei concorsi banditi ai sensi dell’Intesa di Programma CNR/MIUR presso le sedi di lavoro attribuite alle strutture destinate alla confluenza. Inoltre, l’intesa prevede l’individuazione d’ulteriori 20 unità di personale, con profili amministrativo, nella Sede Centrale. Con riferimento a quest’ultima possibilità, le organizzazioni sindacali hanno richiesto che gli eventuali trasferimenti avvengano, sentite le organizzazioni sindacali, previa acquisizione del consenso da parte del personale interessato.

Criteri per il reclutamento del personale

Nel corso dell’incontro del 17 maggio, è stata presentata una delibera del consiglio d’amministrazione dell’11/05/05 riguardante le “procedure di reclutamento del personale”. Tale passaggio, previsto dall’art. 5 del Regolamento del personale, prevede il confronto con le organizzazioni sindacali. A tale scopo, la delibera prevede il mandato al Presidente di procedere con proprio decreto all’approvazione dei documenti allegati previa effettuazione del confronto con le organizzazioni sindacali.

La delibera era stata trasmessa alle organizzazioni sindacali soltanto sabato 14 marzo. Inoltre, nel corso dell’incontro, l’Amministrazione non è stata in grado di fornire chiarimenti in merito ad alcune richieste avanzate dalle organizzazioni sindacali, in particolare con riferimento all’art. 64 del CCNL. Per tali ragioni, non essendo stato possibile esaminarne in modo sufficientemente approfondito i contenuti, la CGIL s’è riservata di trasmettere all’Amministrazione eventuali osservazioni. Anche su questo punto, così come sull’approfondimento delle questioni riguardanti il bilancio preventivo per il 2005, le parti si sono aggiornate al 1° giugno p. v..

La delibera, in sintesi, prevede gli elementi esposti nel seguito.

- Istituzione di un albo d’esperti, interni ed esterni, cui attingere per comporre le commissioni per il reclutamento di ricercatori e tecnologi. Per ciò che concerne gli interni, è prevista la presenza di personale CNR inquadrato in tutti i profili dei ruoli di ricercatore e tecnologo; per gli esterni si prevede la presenza di professori universitari ordinari e associati, personale d’altri Enti del comparto ricerca inquadrato in tutti i profili dei ruoli di ricercatore e tecnologo ed esperti di comprovata competenza provenienti da soggetti pubblici o privati. In prima applicazione, è previsto che entrino a far parte dell’albo tutti i professori di ruolo, ordinari ed associati, nelle università italiane. La delibera non specifica le modalità di prima costituzione delle sezioni relative agli esperti interni.

- Le commissioni di concorso per il reclutamento di ricercatori e tecnologi sono composte, attingendo dall’albo, secondo i criteri sintetizzati in tabella.

In termini di decentramento alle varie strutture è inoltre previsto quanto segue.

- Le prove d’esame sono svolte a livello regionale in una sede individuata nell’ambito delle Aree di ricerca, ove presenti, o presso strutture scientifiche del CNR. La sede, di norma, è stabilita nella regione con il maggior numero di domande pervenute.

- Il numero delle commissioni è stabilito in base al numero delle aree scientifiche o dei settori tecnologici individuati nel bando.

Rispetto al regolamento approvato ai sensi del D. Lgs. 19/1999, si rileva un elemento di forte discontinuità. In futuro, i concorsi per l’assunzione di ricercatori e tecnologi si caratterizzeranno per un elevato grado d’accentramento gestionale: di norma, avverranno ricorrendo ad un’unica commissione nazionale per ciascuna delle aree scientifiche (o dei settori tecnologici) per le quali sono previste assunzioni nel piano d’attività. Si tratta di modalità in grado di determinare un modello di reclutamento profondamente diverso da quello sinora seguito di fatto, potenzialmente in grado di favorire la mobilità in ingresso.

- Le aree scientifiche ed i settori tecnologici corrispondono a quanto a suo tempo concertato in relazione alle modalità di espletamento dei concorsi d’applicazione dell’art. 64 del CCNL (cfr. la tabella 2 del comunicato CGIL del 22/06/2004).

- È istituito un Comitato di 14 garanti, nominati dal Presidente, con il compito di supportare il Presidente nella nomina dei componenti delle commissioni di concorso, composto da un membro per ciascuna delle seguenti “aggregazioni disciplinari”:

01 - Scienze matematiche e informatiche

02 - Scienze fisiche

03 - Scienze chimiche

04 - Scienze della terra

05 - Scienze biologiche

06 - Scienze mediche

07 - Scienze agrarie e veterinarie

08 - Ingegneria civile e Architettura

09 - Ingegneria industriale e dell'informazione

10 - Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche

11 - Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche

12 - Scienze giuridiche

13 - Scienze economiche e statistiche

14 - Scienze politiche e sociali

- La parte concernente i criteri per il reclutamento del personale dal IV al IX livello è poco dettagliata. Si prevede che le prove d’esame avvengano a livello regionale, presso le Aree di ricerca o strutture scientifiche del CNR.

Procedure concorsuali Intesa CNR-MIUR e art. 64 CCNL

Le procedure di reclutamento deliberate dal consiglio d’amministrazione saranno applicate anche ai concorsi per complessive 234 assunzioni derivanti dalla rimodulazione dell’Intesa CNR-MIUR. Stante quanto previsto dai bandi di concorso, ciascuna commissione dovrebbe a nostro avviso redigere una graduatoria per ognuna delle sedi di servizio, piuttosto che un’unica graduatoria nazionale. Inoltre, l’idoneità dovrebbe essere estesa anche ai profili di ricercatore. Nel corso del prossimo incontro, la CGIL non mancherà di richiedere ulteriori chiarimenti a riguardo. In relazione ai tempi, l’Amministrazione ha dichiarato che conta di garantire l’espletamento dei concorsi entro il prossimo mese di settembre.

Le delucidazioni del CNR in merito ai criteri di composizione delle procedure concorsuali di cui all’art. 64 del CCNL sono state insufficienti. La CGIL ha ribadito il proprio giudizio negativo in merito ai ritardi accumulati. Questi, oltre che dannosi per il personale ricercatore e tecnologo, risultano incomprensibili, dato che quanto concordato in fase di concertazione avrebbe consentito di nominare le commissioni in deroga a quanto stabilito dai precedenti regolamenti. A fronte delle richieste sindacali, l’Amministrazione s’è limitata ad affermare che la delibera di cui ai punti precedenti concerne il “reclutamento del personale” e, quindi, non si applica, a rigore, ai concorsi interni. Senza fornire alcun chiarimento puntuale, la delegazione di parte pubblica s’è limitata ad affermare genericamente che la delibera sarà applicata alle commissioni dell’art. 64 soltanto per le parti compatibili con i bandi. Preso atto dell’insufficienza delle informazioni fornite, le organizzazioni sindacali hanno chiesto, anche su questo punto, il rinvio al prossimo incontro.

Con riferimento al settore tecnologico “Supporto alla ricerca” sono state richieste garanzie circa la necessità che la composizione della relativa commissione tenga in dovuta considerazione la particolarità di tale settore.

Mobilitazioni per il rinnovo contrattuale

Di seguito il comunicato della Segreteria nazionale FLC sulle manifestazioni unitarie tenutesi il 18 maggio per sbloccare il negoziato per il rinnovo del contratto degli Enti di ricerca, scaduto da tre anni e mezzo.

“Nelle maggiori città italiane si sono svolte iniziative unitarie di CGIL, CISL e UIL per protestare contro il mancato rinnovo del contratto nazionale degli Enti di Ricerca, scaduto da più di 40 mesi.

Tra le altre: Milano, Roma, Genova, Bologna, Padova, Bari hanno visto importanti e riuscite iniziative.

Dal Tram di Milano che ha girato per la città con lo slogan “senza ricerca pubblica si perde il tram dello sviluppo”, ai presidi davanti alle Prefetture ed alle sedi Rai, alle manifestazioni davanti agli Enti di Ricerca.

La lotta prosegue con il presidio nazionale del 24 maggio alle ore 10,30 davanti al Ministero della Funzione Pubblica.”

23/05/2005

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