Tra sentenze, ritardi ed errori
Un altro anno scolastico per nulla regolare
L’ultima è la sentenza del TAR del Lazio sui punteggi non specifici: da alcuni anni la formazione delle graduatorie dei docenti sembra sempre più un problema giudiziario.
L’affastellarsi di norme contraddittorie ed inique ha determinato un contenzioso infinito e rischia di stravolgere anche le operazioni di nomina già effettuate. Come se non bastasse le procedure di elaborazione delle graduatorie d’istituto, ancora provvisorie, presentano errori determinanti per le posizioni degli aspiranti.
E in questo marasma è facile commettere errori: sono diverse le province nelle quali si è dovuto ripetere le operazioni di nomina e in molte province non sono ancora terminate neanche quelle da graduatorie permanenti.
Non va meglio per gli ATA: in molte province sono esaurite le graduatorie provinciali e si deve ricorrere a quelle d’istituto, anch’esse provvisorie o non ancora pubblicate, o al centro per l’impiego.
Le nomine da graduatorie provvisorie, sia per i docenti che per gli ATA, avvengono “all’avente titolo”, nel senso che non hanno una scadenza e saranno rifatte una volta pubblicate le graduatorie definitive con il conseguente balletto di supplenti. Dai dati rilevati dai siti internet di diversi CSA si tratta di alcune migliaia di supplenti (in particolare per i posti di sostegno) che non si sa se saranno confermati sul posto assegnato.
Le dichiarazioni propagandistiche del Miur sono contraddette dai fatti e se non ci sarà un tempestivo intervento dell’amministrazione a fronte delle continue sentenze negative, la situazione peggiorerà ulteriormente a danno della scuola, dei precari, degli studenti e delle famiglie.
Roma, 6 Ottobre 2005