Un buon anno scolastico a noi tutti
Continua il nostro impegno
Sono tante le cose da elencare per ricordare al Ministro Moratti che anche quest’anno scolastico si apre all’insegna di forti preoccupazioni da parte del personale della scuola, degli studenti, delle famiglie e di grande parte della società a causa delle scelte sconsiderate che la politica scolastica del governo di destra ha prodotto in questi anni.
La controriforma della scuola è stata sorretta dalle scelte governative in tema di tagli agli organici e alle risorse per il funzionamento delle scuole e per l’ampliamento dell’offerta formativa, di negazione del diritto allo studio, di precarizzazione del lavoro e di attacchi all’autonomia delle scuole, avvalendosi anche di pressioni ed intimidazioni ai collegi dei docenti e ai dirigenti scolastici, anche il recente accordo tra Miur e le Poste Italiane sulla consegna a domicilio dei libri scolastici ne è un esempio.
Ne avremo tanti di temi sui quali tornare nei prossimi giorni.
Ma nel primo giorno di questo nuovo anno scolastico vogliamo ricordare come il Ministro abbia ricevuto ultimamente due rilevanti altolà: una sulla riconosciuta incostituzionalità, da parte della Corte Costituzionale, di alcuni articoli del decreto 59/04 e l’altra sul parere del Consiglio di Stato, richiesto dal Miur, circa la legittimità di abrogare quanto previsto dall’art.1 della Legge 62 del 2000 sulla parità scolastica, attraverso uno schema governativo che, per il Consiglio di Stato non è un atto di natura normativa e sul quale, pertanto, non ha dato luogo a procedere.
Vogliamo continuare nella denuncia di come i tagli delle risorse per la scuola e per gli Enti Locali di fatto negano il diritto allo studio e minano funzionamento delle istituzioni scolastiche, impoverendo la scuola pubblica sia sul piano delle risorse economiche sia culturalmente.
La scuola del Ministro Moratti è una scuola per pochi, è parte della sua visione di paese-azienda, è un luogo dove il sapere si compra e dove l’idea di sviluppo e di futuro di un paese è legato solo alle regole del mercato.
Noi crediamo che l’impegno per migliorare la qualità della scuola pubblica sia un impegno per far sì che il sapere e la conoscenza siano strumenti per la crescita della democrazia e dei diritti per tutti e per ognuno.
La FLC Cgil sarà ancora in campo con le sue proposte e le sue iniziative, più determinata che mai nel contrastare le scelte del governo di destra contro la scuola pubblica.
Ed è con questa promessa che auguriamo a noi tutti un buon anno scolastico.
Roma, 1 settembre 2005